Le rp online
23/10/2007
I media non sono più quelli di una volta. Non tanto per dire ‘si stava meglio quando si stava peggio’, perdendosi nei meandri qualitativi di giudizi di merito, quanto piuttosto per esprimere un commento in seno alla frammentazione delle attuali fonti di informazione. Con internet a fare da padrone, obbligando tutti al confronto con siti, blog, community, forum. Il tutto incidendo nei modi e nei tempi delle relazioni con le fonti. Non più semplicemente ufficio stampa, ma rp online. Youmark ha chiesto come a Marco Massarotto, fondatore Hagakure, che a esempio di successo cita il ‘social media newsroom’ di General Motors Europe.
Diversi gli spunti di riflessione. Da un lato il problema delle risorse, perché se oggi l’azienda si confronta con la frammentarietà del sistema comunicazione, dominarlo è sempre più difficile e, soprattutto, richiede professionalità specializzate e dedicate, con un dispendio di energie che apparentemente potrebbe sembrare utile evitare.
Dall’altro quello dei metodi e delle definizioni strategiche. Logiche che non possono seguire ragionamenti tradizionali, perlopiù basati sul concetto di ‘campagna’, pienamente rientrante nei meccanismi del lancio, che presuppongono comunque un inizio e una fine. Assolutamente diverso il tenore della ‘relazione’, nella quale presupposto primo è la durata, dunque l’insinuazione lenta, con progressiva reciproca accettazione, così da definire un cammino articolato, certamente non predefinito o predefinibile.
Internet cancella le gerarchie informative, apre. L’azienda deve ascoltare, sapendo che i percorsi che il suo imput saprà generare potrebbero non essere quelli lineari da sempre conosciuti. In rete il rapporto azienda - agenzia - media si scompiglia, lasciando posto all’ignota reazione di soggetti che interferiscono pur non essendo interpellati, semplicemente perché si trovano in un luogo dove diviene loro diritto esprimere opinioni.
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