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Giulio Rubinelli: sfruttare l’età per emergere. E anche nel cinema senza ‘appoggi’ si può

20/09/2010

Ha 21 anni. E da tempo non si gode una vacanza. Dopo il liceo ha scelto di rimboccarsi le maniche per realizzare il suo sogno. Una carriera in ambito cinematografico. Sceneggiatore, attore, produttore. Studiando sul campo per sfruttare il vantaggio competitivo della sua età, evitando di ingolfare l’imbuto della ‘massa’ dei post laurea. Ha infatti di recente concluso la realizzazione di 'Quei giorni insieme a te', suo primo cortometraggio autoprodotto, in team con Marco Oriani, Lorenzo Cervasio e Lorenzo Grondona. Dedicato alla passione per la musica, non a caso spera di poterlo proporre al sindaco di Sanremo, sognando di vederlo in onda in occasione della prossima edizione del Festival. Ma alle spalle ha altri progetti realizzati, tra cui la sceneggiatura di un lungo, che ambisce di far leggere a un regista contemporaneo che ami il cinema fatto di storie, in cui immedesimarsi. Convinto che la gente sia stufa di opere fine a se stesse, di astrattismi che rincorrono solo il plauso della critica. E ai giovani consiglia, soprattutto spirito di sacrificio. 

Al nostro microfono Giulio Rubinelli, in un’intervista che youmark vi propone per dare valore all’iniziativa di questa giovane promessa, con l’intento anche di sfatare luoghi comuni, troppo spesso alibi per l’immobilismo. Come sentirete dalle sue parole, infatti, ambizione e volontà sono tutto. E non sempre, nuove leve comprese, nella nostra società abbondano.

 

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