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Andrea Occhipinti, Lucky Red


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Paolo Sorrentino, in collegamento video da New York
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Intesa Sanpaolo ‘imprenditore’ investe nel prossimo film di Sorrentino 2,5 mio di euro

08/07/2010

Ed è la prima volta italiana. Non era mai successo, infatti, che una banca 'rischiasse'  (non si tratta infatti di credito) nel cinema. Intesa Sanpaolo lo fa attraverso Imi Investimenti (la formula è quella del contratto di associazione in partecipazione), assieme a Medusa Film, Lucky Red e Indigo Film. Il progetto è ‘This must be the place’ (come a youmark racconta Andrea Occhipinti, Lucky Red, si inizia a girare il prossimo 16 agosto, per 10 settimane, esordendo in sala il 2011), primo lavoro in inglese di Paolo Sorrentino, nato da una coproduzione tra Italia (investe il 70% dei totali 28 milioni di dollari stimati, percentuale distribuita in quote paritetiche del 20% tra i tre soggetti della industry, mentre Intesa Sanpaolo mette il 10%), Francia (compete per il 20%) e Irlanda (10%), coinvolgendo un cast internazionale, con attori come Sean Penn e Frances McDormand. 

Per il resto, poco ancora sa aggiungere il regista, intervenuto in collegamento video da New York alla conferenza stampa di presentazione del progetto, tenutasi ieri a Milano (che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti: Giampaolo Letta, ad e vice presidente Medusa Film, Carlo Rossella, presidente Medusa Film, Nicola Giuliano, Indigo Film, Andrea Occhipinti, Lucky Red, Gaetano Miccichè, direttore generale divisione corporate Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, consigliere delegato e ceo Intesa Sanpaolo - ascoltalo al microfono di youmark). Perché, come Sorrentino stesso afferma, “parlare di un film prima ancora di farlo è un po’ complicato”. 

Di certo si sa che Sean Penn sarà Cheyenne, la rockstar in noiosa pensione che mettendosi alla ricerca del criminale nazista persecutore di suo padre darà corpo all’intera storia, iniziata con la morte del genitore, foriera, appunto, del suo terribile segreto di ex internato ad Auschwitz. David Byrne sta già scrivendone la colonna sonora, volendola originale, assolutamente non classica. 

Tornando invece a Intesa Sanpaolo, vale la pena ricordare che questa operazione inaugura una nuova via per lo sviluppo del cinema nostrano, tanto che la banca si dice pronta a farsi ponte e tramite tra gli investitori e questa industry, già pensando a sbocchi ulteriori e futuri. Un interesse, quello per il cinema, che trova radici nel progetto ‘Per Fiducia’ partito due anni fa, che diede vita a tre corti, al tema dedicati, firmati da Ermanno Olmi, Gabriele Salvatores e dallo stesso Paolo Sorrentino. Ma non solo, visto che a questi seguirono nuove produzioni di promettenti autori, dagli stessi big designati

Senza dimenticare di citare la fonte di codesta opportunità. Il cinema, infatti, un grazie alla normativa Tce (Tax Credit Esterno) lo dà proprio di cuore, trattandosi dell’agevolazione fiscale (varata dal precedente Governo) concessa agli investitori non appartenenti al settore che vogliono impegnare i loro soldi in produzioni cinematografiche. Augurandosi che, nonostante sia in scadenza per fine anno, la legge trovi conferme nel futuro, proseguendo la sua opera, verso al creazione di un nuovo modello imprenditoriale a sostegno dell’intero settore.

Credits ‘This must be the place’
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello
Fotografia: Luca Bigazzi
Scenografia: Stefania Cella
Casting: Laura Rosenthal
Costumi: Karen Patch
Musiche: David Byrne


 

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