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Le principlai evidenze della ricerca sull'universo casa


[vedi il film]

Gianfranco Piccolo, presidente e amministratore delegato Universal McCann
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UM: billing 2010 +10%. Continuando a essere curiosi, in attesa di un’auto

13/05/2010

Pur mantenendo il riserbo sul new business oggi in essere, infatti, non si nega il sogno di vedere in portafoglio un’auto (il 2009 di UM ha chiuso a -4%). Sapendo di poter offrire anche sfide laterali al media, come dimostra la predilezione di questa agenzia per l’universo unconventional (è tra l’altro grazie a progetti di quest’area che l'anno scorso ha visto un bilancio in profitto), così come per la ricerca. Tanto è che, ieri a Milano, è stata presentata la seconda edizione della ricerca sull’universo casa, in collaborazione con Gfk Eurisko, preannunciando, per il 26 maggio, un appuntamento tutto dedicato al lancio della neonata UMobile. 

Mentre si festeggia la vittoria internazionale di Burberry, sottolineando però come la forza di questo network sia proprio la capacità di affinare le propose in ottica locale. A proposito poi della decisione del gruppo IPG di riunire UM e Initiative in Mediabrands, nulla da ridire, anzi, auspicando l’ingresso in Italia di nuove specializzazioni. Come search, geomarketing, contenuti e social network, nell’ottica si allargare ulteriormente la portata della consulenza. 

In quanto ai risultati della seconda edizione della ricerca che investiga l’universo casa, non stupisce l’importanza che alla dimora imputano gli italiani. L’87% di noi, infatti, ne possiede una, pur desiderando maggiori metrature, almeno 140 mq, al posto dei 105 di media. 

Forte l’attenzione al green, essendo i più disposti a seguire chi propone soluzioni per il risparmio energetico e la climatizzazione. Nel 2009 le attività indoor hanno prevalso su quelle outdoor. Di qui l’identificazione della casa quale luogo di rigenerazione, dove coltivare i propri interessi e hobby, dove pensare a sé, alla cura del proprio corpo, ma senza rinunciare alla socialità, anche grazie alla rivoluzione tecnologica, con internet che per la prima volta mette d’accordo genitori e figli sul tema delle ore da trascorrere nella propria abitazione.

Il che implica che gli italiani per la casa spendono volentieri. L’88% degli intervistati ha comprato almeno una cosa lo scorso anno, mentre la media di acquisti ne ha fatti 3,8. La tecnologia si conferma importante voce di costo. E per il prossimo futuro oggetti del desiderio più gettonati sono decoder per il DTT, lettore dvd blu-ray, rete wi-fi, impianto home theatre, consolle videogame. 

Insomma, le nostre abitazioni finiscono per essere delle ‘neverending story’ (il 32% degli italiani ha dichiarato l’intenzione di procedere con interventi strutturali nel 2010) , tanto il volere di adeguarle alle nostre esigenze è percorso in progress, ovviamente plasmato sulla topologia di proprietario, essendo l’età fattore differenziante. Concludendo che la casa è a tutti gli effetti un media. Indispensabilmente da sviscerare per i brand che hanno in essa il loro territorio naturale di fruizione e relazione. 

Al microfono di youmark Gianfranco Piccolo, presidente e amministratore delegato UM, ed Elisabetta Clementi, comms planning manager.

 

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