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Perdita di biodiversità. E la colpa è nostra. Ecco il perché dei graffiti evento a Milano

30/04/2010

Titolati ‘scena del crimine’ e parte della campagna (firmata Ogilvy Bruxelles) voluta dalla Commissione Europea in coincidenza con la designazione del 2010 come Anno della Biodiversità da parte delle Nazioni Unite. Obiettivo, sensibilizzare tutti, per arrestare la perdita di biodiversità, che si sta riducendo a ritmi troppo allarmanti, spiegando in concreto quanto ognuno possa fare. Non a caso, allo scopo sono stati stanziati 5 milioni di euro, per azioni, da qui a fine anno, sui diversi paesi dell’Unione, con concentrazione maggiore in Spagna, Italia, Romania, Bulgaria, Polonia e Paesi Bassi. Annunci stampa e outdoor, web (attivo da ieri il sito ad hoc), eventi e rp, il tutto costruito attorno allo slogan ‘Biodiversità. Siamo tutti coinvolti’. A seguire, da metà maggio, l'allargamento ai social media, per spiegare ai cittadini cosa possono concretamente fare pro biodiversità.

Perché il problema è serio. Ci sono specie che vengono perse da 100 a 1000 volte più velocemente del normale. Più di un terzo di quelle valutate sono a rischio di estinzione e si stima che il 60% degli Ecosystem Services della Terra hanno subito processi di degrado negli ultimi 50 anni. E la causa sono soprattutto le attività umane, come i cambiamenti nell'utilizzo del terreno, lo sfruttamento eccessivo, le pratiche non sostenibili, l’inquinamento e l’introduzione di specie invasive, che portano al degrado e alla distruzione di habitat e specie. Senza dimenticare il cambiamento climatico. 

Nel passato mese di marzo, i ministri dell'ambiente della UE hanno concordato i nuovi obiettivi per la biodiversità, proponendosi di arrestarne la perdita, così come il degrado degli Ecosystem Services, e ripristinare quanto più possibile entro il 2020. Al contempo, si è pure definita una visione di lungo che vede il 2050 quale termine entro il quale la biodiversità dovrebbe essere protetta, valorizzata e opportunamente ristabilita, chiedendo che tali obiettivi siano integrati in modo più chiaro in una varietà di politiche e strategie dell’Unione. 

Al microfono di youmark Carlo Corazza, direttore rappresentante Commissione Europea Milano, sullo sfondo del primo, quello di piazza Cadorna, degli eventi milanesi, parti integranti della campagna al via, simboleggiando i rischi che la biodiversità sta correndo. E con essa il nostro mondo

 

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