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Video online, l’advertising è meglio dei fee

09/10/2007

Non si smentisce l'amore per i video online da parte del popolo internet. Anche l’ultima edizione dello studio biennale di Advertising.com, infatti, mostra stabilità, se non sviluppo, della tendenza. Con l’età a segnare la discriminante tra finalità e tipologie, pur se nel complesso prevalgono le news clips. Sempre che gratis, tanto che si accetta la pubblicità, ma non il fee. 

La ricerca è firmata Advertising.com. Uno studio svolto online, ogni due anni, per verificare lo stato dell’apprezzamento dei video online. Il periodo di riferimento è il primo semestre 2007, rispetto al secondo del 2006.

Una la tendenza di fondo: i video in rete piacciono, indipendentemente dall’età. Non a caso è ben il 62% degli intervistati ad ammettere di avervi fatto ricorso. L’83%, poi, afferma di averlo fatto in modo uguale allo scorso anno. Il 36%, invece, ha addirittura incrementato. Senza discriminazione tra uomo e donna, visto che la percentuale è del 36% negli uomini e del 37% nelle donne. 

La ricerca dimostra anche che l’attività di video streaming non incide con l’efficienza al lavoro. Nel senso che solo un modesto 4% confessa di rubare minuti all’impegno in ufficio per dedicarsi ai video, mentre il 95% lo fa nel tempo libero a casa. Tanto che la preferenza (45%) si concentra sulle ore serali. Marginale, invece, l’1% di chi allo scopo ‘sfrutta’ scuola o università.

A piacere di più sono le news clips, che nel 2007 mettono d’accordo il 62% degli intervistati, contro il 49% del 2006. A seguire trailers e video musicali, ma anche video degli utenti, di programmi tv e sport clips. Da notare come l’amore per quelli musicali inizi a cedere il passo, visto che la percentuale di estimatori è passata dal 47 al 36%.

Anche se l’età continua a giocare un ruolo determinante in seno alle preferenze di contenuto, nella fascia tra i 18 e i 34 anni, pur se al primo posto continuano a figurare i video musicali con il 54% delle preferenze, qualcosa sta cambiando. Tanto che gli stessi musicali ‘cedono’ rispetto all’anno prima, in cui la percentuale dei citanti raggiungeva il 65%. Anche tra i giovani, insomma, l'abitudine a servirsi di questo strumento sta spostando le preferenze. Non a caso, i video di programmi tv passano dal 33% del 2006 al 51% del 2007, i video user generated dal 26 al 42 e le news clips dal 34 al 44. 

Tra chi è grande utilizzatore di video online, poi, ricorrente è la prassi di postarli agli amici. Lo fa ben il 55% degli intervistati che almeno una volta la settimana guardano un video in rete.

A sorpresa, comunque, l’attività non ruba tempo alla tv. Lo dice l‘80% del campione. Quasi tutti (95%) poi, accettano di vedere la pubblicità in cambio del video gratuito, l’importante è che i contenuti non vengano assoggettati a fee. In merito alla pubblicità, inoltre, quella video in internet sembra piacere di più, perché più breve degli spot televisivi.

 

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