PK crede al locale, Audipress e giovani. 1° trim a +9. Grazie a un sistema meno incancrenito
22/04/2010
La ricetta? L’ad Giorgio Ferrari (ascoltalo al microfono di youmark), non ha dubbi. Innovazione. Ringraziando il suo passato in Mtv Pubblicità per avergli permesso di intervenire su posizioni stantie, vecchie, fossilizzate. Proponendo un nuovo modo di formulare la pubblicità, progettualmente, con eventi. Come dimostra il format Smart Pages, mixando tutte le anime della concessionaria in una medesima iniziativa sinergica alla campagna pubblicitaria sui mezzi leader, per mirare ulteriormente il target. Senza dimenticare le sponsorizzazioni, che hanno rivitalizzato il fatturato delle tv. Guardando con ottimismo al digitale, su cui il futuro punta non poco.
Competendo a prevedere una fine 2010 al positivo (il 2009 chiudeva a -15%), forti dei risultati del primo trimestre appena trascorso (aprile conferma il dato + e su maggio il sentiment è buono). La stampa segna, infatti, +15%, con la locale (che qui pesa i 3/5 del fatturato), +4%, a premiare il credo del radicamento al territorio (18 i giornali locali in portafoglio) quale arma per la rinascita dei quotidiani. + 30% nel web (LaStampa.it, LuxRevolution.com e i siti Nexta: film.it, stile.it, sport.it, divertimento.it) e + 67% per la tv digitale satellitare (network Discovery, GXT e GXT+1), mentre le locali sono a +22%.
Significativo l’aumento dei nuovi clienti (+13% per La Stampa, terzo quotidiano nazionale con le sue 300.578 copie di diffusione, +16,7% sui quattro quotidiani del Sud - Gazzetta del Mezzogiorno, Gazzetta del Sud, Giornale di Sicilia, La Sicilia - +20% sulle rimanenti testate, + 50% sulla tv digitale e + 45% sul web) spalmati nei diversi settori, con telecomunicazioni, gdo, editoria e finanza a premiare maggiormente la carta stampata, quando l’automotive, invece, predilige web e tv (è al via un progetto multimediale per il lancio della Giulietta di casa Fiat).
Il tutto ringraziando anche le ‘Audi’, in particolare difendendo a spada tratta Audipress (Ferrari è nel cda), che nell’anno e mezzo di assenza ha fatto sentire la propria mancanza, sapendosi essere ripresentata ulteriormente rafforzata, incrementando il numero di interviste. Certo, il dato reale continuano a essere le copie vendute, ma il mercato della pubblicità ha comunque bisogno di misurazioni.
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