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Assinform e Intesa Sanpaolo: 1 miliardo all’It delle pmi, perché significa innovazione e futuro

16/04/2010

Non solo risparmio di costi, come purtroppo la maggior parte delle imprese italiane da tempo crede. Segnando il passo con il resto del mondo, mostrando investimenti in It del 60% inferiori a quanto dovrebbero invece essere per non sfigurare nel benchmark internazionale. Non a caso, nell’ambito dei progetti finalizzati alla crescita, Banca Intesa/Mediocredito Italiano e Assinform (associazione nazionale dell’information technology, aderente a Confindustria) hanno siglato un accordo per stanziare 1 miliardo di euro (corrisponde al 9% della spesa It nel 2009) a favore dell’innovazione tecnologica, sotto forma di crediti non garantiti, elargiti sulla base di progetti valutati congrui da un pool di esperti. 

Inutile sottolineare, infatti, come la maggior parte delle realtà italiane non siano oggi bancabili, presentando dei bilanci tutt’altro che rosei. Lo dimostrano i 60 miliardi di linee di credito non utilizzate conteggiati dal Intesa Sanpaolo, con la crescita dell’economia a non dare segnali sufficienti per invertire la tendenza. 

Via d’uscita, investire in sviluppo. Soprattutto di lungo, finanziando le imprese che credono nell’information technology finalizzata all’ innovazione di prodotto e processo, aiutando il circolo virtuoso della competitività, riducendo, dunque, il gap con l’Europa e sviluppando al contempo nuovi software e servizi. Di qui l’ideazione di un accordo per mettere a disposizione del mercato 1 miliardo di euro coinvolgendo direttamente Assinform, dunque consentendo alle imprese informatiche di proporre alle aziende clienti un pacchetto completo di soluzioni It e soluzioni finanziarie, anche su misura.

Due le linee di intervento, differenziate per importo. Le domande di finanziamento fino a 250.000 euro saranno seguite dalla filiale Intesa Sanpaolo/banche del Gruppo, che offrirà alle imprese richiedenti finanziamenti a medio-lungo termine a condizioni favorevoli e dedicati a investimenti in innovazione, con alto grado di flessibilità e personalizzazione per i clienti. 

Quelle superiori ai 250.000 euro,
invece, spetteranno a Mediocredito Italiano, elargendo finanziamenti a condizioni favorevoli, inclusivi di un servizio di supporto specialistico relativo ai progetti destinati a sviluppare o innovare sistemi informativi aziendali. Inoltre, ove possibile, è previsto anche l’utilizzo degli strumenti predisposti dallo Stato, come ad esempio il Fondo Centrale di Garanzia, o la provvista Cassa Depositi e Prestiti. 

E, soprattutto, promettendo una risposta, positiva o negativa che sia, entro 45 giorni dalla richiesta, che può avvenire anche online, attraverso il sito Assinform. Credendo che l’adesione all’iniziativa saprà sorprendere. Come dimostra la volontà del 35% delle imprese che quest’anno asseriscono di voler investire in nuovi progetti più che nel precedente. Con le pmi a mostrarsi maggiormente ricettive. Non a caso, a breve, partiranno eventi, incontri e road show organizzati sul territorio. Perché la crescita di un paese parte dal basso. 

Ascolta uno stralcio dei discorsi di Corrado Passera, ceo e consigliere delegato Intesa Sanpaolo, Carlo Stocchetti, direttore generale Mediocredito Italiano, e Paolo Angelucci, presidente Assinform.

 

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