Hi! comunicazione: non vogliamo diventare multinazionale. L’estero ci sta, ma alla nostra maniera
04/03/2010
Ieri abbiamo dato la notizia, perché era tutto sulla novità dell’apertura della nuova sede romana che si concentrava l’attualità del momento di Hi! comunicazione. Ma non certo quella del suo complessivo business. Perché questo gruppo indipendente (fondato da Emilio Haimann e Max Brun, cui in qualità di socio si è poi aggiunto Marco Ravanetti), che dell’understatment ha fatto scelta per comunicarsi, in tema di risultati è tutt’altro che di basso profilo. Seppur, infatti, non ami parlare di numeri, il suo 2009 ha chiuso a 5 milioni di euro di fatturato, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Ma soprattutto non ha mai smesso di investire.
Come al microfono di youmark raccontano Emilio Haimann, socio fondatore e presidente Hi! comunicazione, nonché presidente e direttore creativo Hi! Roma, e Marco Ravanetti direttore creativo e socio Hi! comunicazione, nei primi dieci anni di vita (veniva fondato nel 2010) questo gruppo si è costruito un vissuto diverso da quello delle classiche realtà dell’advertising, seguendo quanto il cambiamento a livello internazionale ha mostrato come nuova era della comunicazione.
Dunque argomentando una realtà composta da un insieme di talenti che lavorano a stretto contatto, garantendo ai clienti di collaborare sempre con le persone che all’interno di quel gruppo sono determinanti, perché seguiranno il loro specifico progetto dall’inizio alla fine. Il che fa la differenza. Un plus osmoticamente traslato in ogni iniziativa. Non solo, dunque, nell’ultima nata Hi! Roma, ma anche relativamente all’apertura, nel 2009, della divisione Hi! media concept e, prima ancora, di Molteplice, collective creativa dedicata ai prodotti di fascia alta.
Contenitori ideati per favorire la nascita del nuovo, per clienti che non si accontentano della tabellare. Partendo da progetti che coagulano ad hoc competenze e risorse. ‘Insiemi di talenti creativi’, per citare il modo stesso con cui Hi! comunicazione ama definirsi, che valgono per quel momento, creando storie sempre differenti. Senza appesantire la struttura organizzativa stabilmente, così da non generare costi inefficienti per l’economicità dell’agenzia, e del servizio al cliente.
Sempre all’insegna della sperimentazione. Come dimostrano Mens Mentore (magazine online diretto dallo stesso Ravanetti, inerentemente a Molteplice, con all’attivo circa 1000 lettori unici al giorno), o Sapere Ignorante (nuovo collettore dedicato ai più giovani). Vie per capire, per presidiare nicchie, per trovare spunti inediti. Senza dimenticare Hi! Production, nel campo audio-visivo e pre-stampa, e Hi! digital & design per tutto ciò che è tecnologia.
Ovviamente sapendo che l’estero non è certo tabù. Il che non significa progetti di filiali all’estero, o mire multinazionali. Quanto piuttosto, in un futuro non lontano, annunci di connessioni in altre città del mondo.
guarda tutti i Nice to meet You