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Zendrini/Italia70: lo sponsor è morto. Insegniamo alla Marcegaglia a fare sistema

10/02/2010

Due frasi che racchiudono la Zendrini visione. Aggiungendone una terza, "il web è comunicazione, non mezzo". Rappresentando in esse l’essenza di un vissuto di comunicazione e organizzazione, che qui si unisce alla passione. Perché Italia 70 questo vuole essere, emblema di una nazione che sa fare sistema, promozionando il suo essere impresa, competendo nel mondo. In quanto alla sponsorizzazione, dunque, come tipicamente intesa non ha più senso. Al suo posto la partnership, non solo contratti, ma piani di marketing. Con già all’attivo (il budget da coprire si aggira sui 20 milioni di euro) l’adesione di grandi aziende italiane, spaziando dalla telefonia al bancario, dall’alimentare alle auto, ma per scaramanzia ancora non si nominano. 

Mentre a Emma Marcegaglia, si suggerisce di seguire l’esempio. Perché oggi fare sistema nella promozione italiana all’estero questo significa. Creare eventi sani, veri, organizzati, con partner che seguono, promuovono, vendono, fatturano. 

Al microfono di youmark Fulvio Zendrini, ad Italia 70. La società (Carlo Croce presidente, John Elkann vice presidente, Giovanni Soldini skipper e direttore sportivo) nata per gestire la sfida italiana alla Volvo Ocean Race 2011, regata d’altura che fa una volta e mezzo il giro del mondo, al cui cospetto (lo dice Zendrini) “la Coppa America è solo una gara per pivelli ricchi”.

 

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