Nuovi Spot Conad. Nel 2010 +3% sui 30 mio del 2009
22/12/2009
Sempre con la Aldo Biasi Comunicazione (ascoltalo al microfono di youmark), dicendo no all’opportunismo, per un sì a rapporti che costruiscono, a partnership, non a gare mordi e fuggi. Perché le agenzie lavorano con la parte più intima dell’azienda e l’unione d’intenti è must. Soprattutto per Conad, il cui modello, semplice nella costruzione, ma non nella gestione, richiede impegni onerosi nel corso del tempo. Con le tre leve, marca commerciale, comunicazione e prodotti freschi, a definire la direzione strategica del prossimo futuro, unitamente al punto vendita, non a caso ringiovanito grazie a investimenti ad hoc.
Guardando anche alla rete. Ma non perché trend, quanto per ragionati fini di vicinanza al target. Premettendo, comunque, una più convinta presenza web nel 2010, pur sapendo che radio e tv servono ancora al top l’awareness. Come al microfono di youmark racconta Giuseppe Zuliani, direttore comunicazione e marca commerciale Conad, in occasione della conferenza stampa, ieri a Milano, di presentazione dei nuovi spot dedicati agli auguri di Natale (on air da domani) e all'iniziativa 'Carrello Felice' che coprirà tutto il 2010 (pianifica Vizeum).
Forte di un 2009 in crescita del 6,89%, a quota 9.361 milioni di euro di fatturato (ascolta il discorso dell’ad Conad Camillo De Berardinis) . Corrispondenti al 9,5% di quota di mercato (relativamente ai pesi complessivi di negozi di prossimità, iper e supermercati, in totale 2.886 punti vendita, mentre i soli super, secondo una recente ricerca Nielsen, fanno meritare all’insegna la leadership, superando il 16% di quota).
Credendo nell’innovazione. Ma se parafarmacie (ad oggi 40, con obiettivo di arrivare a 100 corner nei prossimi 3 anni), distributori carburante (attualmente solo 5 stazioni, con mire a 10) e ottica (la partnership con la francese E. Leclerc ha permesso di realizzare già due spazi dedicati cui, per fine 2009, se ne aggiungeranno altri 9) sono riusciti a definire il fine della creazione di valore per i clienti, non altrettanto è successo per la telefonia.
Come a youmark (guarda il video) ha spiegato Francesco Pugliese, direttore generale Conad, infatti, resta un business troppo concentrato a monte per garantire ai distributori margini tali da permettere prezzi competitivi. Non a caso, si cita solo Poste Italiane, come isolato caso di successo, avendo superato il milione di abbonati.
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