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La ricerca ‘The device dilemma’
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Usare il proprio cellulare in azienda, con il placet dell'It

17/12/2009

Il tutto trae origine da una ricerca ‘The device dilemma’, commissionata lo scorso agosto a Vanson Bourne, per vederci chiaro e affrontare la penetrazione del mercato europeo e italiano con cognizione di causa, rispondendo alle reali esigenze degli It administrator. Good Technology, infatti, scende in campo per risolvere un problema che nel tempo non potrà che acutizzarsi. Oggi per la maggior parte delle persone il cellulare è molto. Superata l’era del telefono in quanto tale, il device si è trasformato nel prolungamento del proprio io, contenendo ricordi, esprimendo socialità, fungendo da macchina fotografica, iPod, telecamera, pc portatile. E nessuno è più disposto a rinunciarci, nemmeno al lavoro, nemmeno per accedere a dati e applicazioni aziendali. Il che per l’It manager si traduce nella perdita di sicurezza, controllo e tempo.

Complice l’avvento degli smart phone, sempre più persone (78% egli intervistati) vogliono utilizzare il proprio cellulare anche per accedere a dati e applicazioni aziendali (esigenza sentita soprattutto nelle aziende con più di 3.000 dipendenti). L’82% delle preferenze va all’iPhone, il 57% a Windows Mobile, il 17% a Symbian, 17% ad Android e il 14% a Palm Pre. In termini di applicazioni disponibili, il 54% degli It Manager riscontra un incremento delle richieste di poter utilizzare applicazioni in mobilità, soprattutto quelle che vanno oltre la push-email e calendar (60%), come ad esempio quelle realizzate per i social network.

Il tutto sollevando problemi in tema di sicurezza, con la crescente mancanza di controllo sulle applicazioni utilizzate dai dipendenti, in particolare su quelle non ‘certificate’, con il rischio di intrusioni nel sistema aziendale attraverso una rete poco sicura (il 28% delle aziende intervistate ha registrato una breccia nella struttura informatica) a farsi sempre più consistente.
E non solo, perché l’altro grande tema emerso è la perdita di tempo. Il 28% degli It manager denuncia tale effetto in relazione alla configurazione e gestione di numerosi dispositivi con sistemi operativi differenti, mentre il 19% all’effettiva mancanza di controllo sui diversi device.

Insomma, gli It administrator non sempre sono in grado di soddisfare in modo ottimale le richieste dei dipendenti e di garantire nello stesso tempo il rispetto delle policy di sicurezza e l’ottimizzazione degli investimenti. Per molti il problema sta nella mancata disponibilità di una soluzione tecnologica che garantisca la corretta gestione di un parco telefoni eterogeneo e che parallelamente non comporti una costante e dispendiosa attività di manutenzione, upgrade e configurazione. Nel caso invece una soluzione con queste caratteristiche fosse disponibile, il 44% degli It manager valuterebbe positivamente l’utilizzo di un device personale anche in ambito aziendale.

In occasione della presentazione, ieri a Milano, dei risultati della sopra menzionata ricerca, youmark ha intervistato Maurizio Ganzerli, country manager Italy & Regional director Semea Good Technology.

 

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