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Abercrombie & Fitch: qui perché dalla rete l’Italia dava di più

30/10/2009

Ha aperto ieri il primo negozio italiano di Abercrombie & Fitch. E ha scelto Milano. Per la precisione 3.000 metri quadrati, su due piani, nel palazzo di Giò Ponti, in Corso Matteotti, dove sfilano le collezioni A&F e Kids. Prima di noi, l’onore in Europa era spettato solo a Londra. L’azienda dice che la scelta la si deve anche a una ricerca sull’online, risultando che l’Italia era il paese più ricettivo, a sorpresa pure nell’e-commerce. Fatto sta che dopo noi si volerà oltreoceano, spettando a Tokyo, a dicembre, la prossima inaugurazione. 

Dalle 10 del mattino, intanto, Milano ha visto una massa (social network come Twitter e Facebook testimoniano il fervore scatenato dall'evento) di ragazzi, ma non solo, attendere per poter partecipare, vedere, acquistare. Magari anche per proporsi, visto che Abercrombie i suoi li vuole solo belli. Attive le collaborazioni con agenzie di modelli nel mondo, ma anche lo scouting. A breve si batteranno le spiagge e i locali più cool alla ricerca di nuovi adepti. Ricordando che ad oggi sono ben 600 gli assunti (la turnazione consente anche agli studenti di lavorare qui), con 40 persone del management americano a vigilare sull’avviamento. 

Di un marchio che rappresenta il sogno americano, l’ottimismo, l’energia, la gioventù. Tanto che, per scelta, non ha mai voluto spendere un dollaro in pubblicità. Quel che conta è che il brand parli da sé. Come dimostrano anche gli scarsi interventi che alla stampa è stato concesso fare, vietando l’accesso con le telecamere all’interno e non rilasciando interviste in merito a strategie e visioni. Youmark comunque c’era e vi propone un assaggio di quanto è stato.

 

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