InLine, per una comunicazione più efficace del media mix
23/10/2009
Weber Shandwick ha presentato ieri a Milano il nuovo strumento metodologico. Che è anche una filosofia e un modo di pensare. Perché i vecchi e i nuovi media non sono in guerra, anzi dalla loro unione può nascere qualcosa di ancora più utile per far parlare delle marche e invogliare all'acquisto. Gli ingredienti sono tutti nel piatto. Basta solo imparare ad usarli al meglio. Come a youmark spiega James Warren, chief digital strategist WS.
C’è stato un tempo in cui tutto era chiaro e che giornali e tv si chiamavano fonti, meglio, ‘le’ fonti. Poi è nato il web. E tutti hanno pensato che potesse stare lì lo scibile. Salvo scoprire che la rete accoglitutto non sa convincere a priori e che è dall’ integrazione tra new e old media che ci si sente garantiti. Insomma, come sempre nessun media fa scomparire il precedente, ma quanto emerge è una situazione assolutamente diversa, in un mix inedito, che richiede nuovi approcci e studi. Siete d’accordo, è da qui che inizia il vostro lavoro In Line?
“I media più tradizionali continuano a ricoprire un ruolo importantissimo nell’influenzare i consumatori. Lo confermano anche le nostre indagini da cui emerge che, sebbene i post dei consumatori siano diventati in Europa la principale ‘fonte’ per le decisioni di acquisto, il 40% di questi dichiara di non credere del tutto a ciò che legge in rete, necessitando di una conferma dai media più tradizionali. La nostra sfida sta nel riuscire a comunicare attraverso tutti i media disponibili, ognuno in grado di influenzare la propria audience. Ciò che è fondamentale è il modo in cui si racconta un prodotto, sia che si utilizzi l’off line o l’online. Non bisogna buttare il bambino insieme all’acqua sporca, ma cogliere le opportunità dei nuovi canali a disposizione.
E questo vale anche per le pr.”
Cos'è esattamente InLine?
"InLine è una filosofia, un modo di pensare, una metodologia. In poche parole, la combinazione di azioni di comunicazione off line, online ed esperienziali in un'unica, consistente, campagna InLine. I brand non devono comunicare con campagne a se stanti, ma piuttosto raccontare un'unica storia, nelle giuste proporzioni, sul maggior numero di canali in grado di influenzare i consumatori. Weber Shandwick ha messo a punto una metodologia di ricerca e un processo per realizzare 'vere' campagne InLine".
Come questa ricerca cambia l’operatività quotidiana, in che modo può aiutare il marketing a voltare pagina per rispondere effettivamente alle esigenze di presente e futuro?
"Una delle più grandi opportunità che InLine offre alle aziende è di poter ridefinire il modo in cui pensano al planning o all'esecuzione delle loro campagne di comunicazione. Spesso l'organizzazione prevede team che mettono a punto separati elementi della stessa campagna. Ma sia dal punto filosofico che organizzativo, i brand richiedono un approccio InLine".
E i costi, InLine implica aumento di budget e di complessità?
"InLine implica solo l'utilizzo delle risorse già esistenti in un modo che ne valorizza il rapporto costi-benefici. Non prevede spese extra, sebbene io consigli di investire in qualche ricerca per capire se si è riusciti a comprendere appieno la propria audience"
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