Italiani ambiziosi. Il running come anti-stress, da vivere in compagnia
15/09/2009
Perché corriamo? 80 milioni di europei lo svelano in una ricerca voluta da Asics e realizzata dal research institute Synovate.
Certo è che correre piace sempre di più, con circa il 36% degli europei tra i 15 e i 65 anni che lo fanno sulle strade, nei parchi, nei boschi e nelle palestre. Ma quali sono le motivazioni e come cambiano da paese a paese ha provato a scoprirlo il brand di origine giapponese, che quest'anno celebra i 60 anni.
Nell’indagine ‘Motivi per correre’, voluta da Asics e condotta da Synovate, è stato chiesto a oltre 3.500 persone di sette paesi europei di rivelare ciò che le spinge a correre. Le nazioni che hanno partecipato sono Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Germania, e i risultati sono rappresentativi degli 80 milioni di persone che praticano la corsa in questi paesi.
Ad accomunare i praticanti del vecchio continente il fatto che i vantaggi fisici della corsa superano i benefici mentali quando si tratta di cominciare. Motivi di salute come la forma fisica (per il 54% dei corridori) e la perdita di peso (per il 40%) risultano essere le due ragioni principali per cui gli europei si danno alla corsa. Mano a mano che il tempo passa, però, l’ago della bilancia si sposta dal corpo alla mente, con il 34% che dichiara di farlo per piacere e il 35% per combattere lo stress.
In media, gli europei puntano a perdere 6,1 kg con la corsa, ma gli olandesi si pongono un obiettivo superiore con 9,5 kg. Per quanto riguarda il correre in compagnia, i britannici sono i più numerosi a correre con i loro bambini nei passeggini, mentre gli italiani sono i più numerosi ad essere membri di club di corsa (13%) perché amano soprattutto correre in compagnia (81%).
Alla domanda 'cosa vi passa per la mente mentre correte', gli spagnoli dichiarano di osservare attentamente gli altri che corrono, mentre i francesi si concentrano sul loro respiro, l’andatura e il ritmo; i britannici si preoccupano delle loro finanze e
dell’attuale crisi finanziaria, mentre i belgi non pensano a nulla.
Secondo l'indagine, il profilo psicologico di chi pratica la corsa assomiglia moltissimo alla disposizione generalmente attribuita alla sua nazione. Ad esempio i tedeschi, grandi lavoratori, sono diligenti nella corsa e non amano mollare. I francesi corrono principalmente per divertimento. Gli olandesi, gente con i piedi per terra, non sono preoccupati da nulla mentre corrono, all’opposto dei passionali spagnoli che si irritano facilmente.
Il 48% degli italiani, definiti ‘corridori ambiziosi’, pensa che correre sia parte integrante della vita e che il piacere dello sport è più importante dei benefici per la salute. Sono molto competitivi, difficilmente saltano l’allenamento e detengono il secondo posto per la presenza di atleti 'seri' (coloro che corrono più di quattro volte a settimana). Apprezzano l’aspetto anti-stress della corsa e per il 29% (rispetto al 17% dei tedeschi) è il motivo principale per cui si sono avvicinati a questo sport.
Qualche dato. Il numero di iscritti alle maratone ha registrato negli ultimi tempi un'impennata (con un totale di 494 maratone nella sola Europa) e il numero di donne che si dedicano allo sport è aumentato considerevolmente (il 33% delle donne europee ha iniziato negli ultimi 12 mesi). Per ulteriori dettagli, informazioni e dati riguardo al sondaggio 'Reason to Run' cliccare qui.
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