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Peter Grosser
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AssoComunicazione, meno gare e rimborsi nel primo semestre

03/09/2009

Nel primo semestre del 2009 le gare monitorate sono diminuite del 16% rispetto allo stesso periodo del 2008 passando da 49 a 41. Proporzionalmente sono diminuite anche le schede che passano da 80 a 67. E' quanto risulta dai dati di AssoComunicazione relativi al monitoraggio delle gare private indette nella prima metà dell’anno.

Gli aspetti positivi riguardano l’ulteriore diminuzione del numero di agenzie invitate in gara, con una media di 3,4 agenzie contro le 4 dello scorso anno e la tempistica che è quasi sempre pari o superiore alle 3 settimane indicate da AssoComunicazione come periodo minimo per poter ideare delle proposte basate su concetti concreti.

Per contro si è drasticamente ridotto il rimborso spese - ottenuto solo nel 26% dei casi contro il 54% del 2008 - e si evidenzia anche un minore impegno delle agenzie nell’ottenere schede firmate dalle aziende (66% contro 93%). Cala, ma in maniera meno significativa, anche il dato relativo all’indicazione delle agenzie concorrenti (87% contro 93%). Tra tutti i partecipanti alle gare monitorate, le agenzie non associate pesano per un 22% (30% nel 2008).

Jwt e TBWA\Italia sono le agenzie che hanno inviato il maggior numero di schede (6) seguite da Publicis, Leo Burnett e Y&R. TBWA\Italia, Ogilvy, Publicis, Draftfcb, Lowe Pirella Fronzoni, quelle più brave ad ottenere rimborsi spese.

La gara meglio condotta è stata quella di Seat Pagine Gialle che ha coinvolto 5 agenzie, con una tempistica di 3 settimane e ha concesso un rimborso spese idoneo. La gara condotta peggio è stata quella di Alitalia con 8 agenzie coinvolte, tempistica di 1 settimana e nessun rimborso spese.

“Complessivamente registriamo una situazione meno selvaggia rispetto a qualche anno fa", commenta in un comunicato Peter Michael Grosser, vice presidente di AssoComunicazione. "Lo si evince dal numero medio delle agenzie invitate in gara e dalla tempistica spesso corretta. La riduzione del rimborso spese è sicuramente influenzata dal momento di crisi che porta molte aziende psicologicamente a voler risparmiare anche sulle voci che in realtà poco incidono. Va registrata tuttavia, dopo i primi 2 anni di grande impegno, una certarilassatezza da parte di alcune agenzie che rischia di nuocere all’associazione poiché una corretta gestione delle gare è il primo fondamentale passo verso una equa remunerazione”.




 

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