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Una cerniera GhostZip in lavorazione
Una borsa GhostZip


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Paolo Gorni, socio fondatore e project manager GhostZip


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Alcuni secondi della videoproiezione pensata per l'evento di lancio del nuovo sito e della nuova immagine GhostZip, ieri a Milano
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Gorni/GhostZip: diventare la ‘swatch’ dell’accessorio

29/04/2009

Ieri, a Milano, in occasione del debutto della nuova immagine GhostZip all’interno di un evento costruito ad hoc, youmark ha incontrato Paolo Gorni, socio fondatore e project manager. Per parlare di come sia nata l’idea di costruire un’intera produzione sul concetto  di cerniera valorizzata dalla lavorazione artigianale di chi sa trasformarla in accessorio. Per di più trendy. Invitando a visitare il nuovo sito, da pochissimo online, per rendersene conto. Specificando che la sua realizzazione, così come la creatività, sono  opera della stessa azienda.

Di certo non temono la crisi. Perché li ha visti nascere, festeggiando il loro primo compleanno a fine 2008 e avendo da tre mesi inaugurando il secondo di attività. Un’azienda nata dall’idea di quattro soci, che si sono lasciati affascinare da un prototipo intravisto a una qualche occasione internazionale, pensando di amalgamare l’idea all’artigianalità del made in Italy. Di qui la definizione di questa produzione ‘all in zip’. Che quest’anno ha esordito anche con il suo primo pezzo di design. Il puffo interamente apribile, trasformandosi in 150 metri di cerniera

In quanto a comunicazione, poi, il passaparola qui è tutto. Contando sull’originalità di un prodotto che sa farsi pubblicità da sé, accontentando anche a livello di prezzo tutti i gusti, partendo dai 5 euro in su. Ma non è certo la convenienza il plus su cui puntare. GhostZip, infatti, vuole diventare moda. “La Swatch dell’accessorio”, per mutuare le parole dallo stesso Gorni utilizzate per descrivere gli obiettivi della sua marca in erba. 

 

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