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E’ ora di tirare le somme. YouTube pensa a fare cassa

27/03/2009

Presentata ieri a Milano l’offerta pubblicitaria youtube. A una platea di centri media e agenzie. Obiettivo convincere i brand a sfruttare gli ormai oltre 9 milioni di utenti che mensilmente lì navigano, spendendoci in media 43 minuti, per un totale di 600 milioni di pagine viste (dati Nielsen). Con l’home page a convogliare la fantasia delle soluzioni più creative. Dai click to play agli espandibili, sino ai più nuovi masthead. Che occupano l’intera larghezza della pagina, appena sotto la barra di navigazione, e non richiedono azioni all’utente. Al microfono di youmark Francesca Mortari, da novembre 2008 head of YouTube and Google Dispaly Italy. 

Premettendo che questi primi tre mesi dell’anno stanno fruttando piuttosto bene. Merito del seminato, con la complicità della crisi e l'ossessione del Roi a farsi più rilevante. Insomma, search e display sembrano convincere gli investitori. Pur non rivelando cifre. Né di fatturato, né di pianificazione media, limitandosi a dire “garantiamo ad ogni cliente di trovare la soluzione per lui più giusta”. 

E a sorpresa spunta anche la tv. Perché, si sa, a noi italiani ci piace tanto da metterla al primo posto (50%), distanziando stampa (30%), radio (6,8%), outdoor (5,7%) e pure internet (6,2%). E dichiarando anche di apprezzare in modo maggiore  lo spot, il video, preferito ad altre forme di adv. Il che fa solo del bene a YouTube. Che dimostra (ricerca inglese Google) garantire l’1,5 di attenzione in più del piccolo schermo. Sottolineando come se, se si agisce in accoppiata (YouTube+ tv), il successo è ancora più palese, quadruplicando ricordo e intenzione d’acquisto . Non temendo in alcun modo i virali. Che non sono appropriazione indebita, quanto piuttosto opportunità.

 

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