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Il videoclip del progetto Tocca a Noi - le cose non vanno cambiamole ora
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Jovanotti a fianco dei giovani. Con Mtv ora tocca a loro

06/02/2009

 E se c’è una cosa da cambiare quella è la scuola. Come hanno deciso i 300.000 che via internet hanno aderito al progetto ‘Tocca a Noi - le cose non vanno cambiamole ora’, lanciato da Mtv lo scorso luglio, con partenza dal mese di novembre, sentendola necessità più impellente di politica, ambiente, lavoro e riforme istituzionali. Ieri, al liceo Marconi di Milano, il primo incontro. In compagnia di un convinto sostenitore, Jovanotti. 

Chiaro il messaggio apolitico. L’intento, infatti, è infondere coraggio. L’unica propaganda ammessa, quella all’idea. Chiamando in causa i giovani, perché hanno tutta la vita davanti e sono loro a poter cambiare il futuro. Con Obama citato da Jovanotti quale esempio, un ‘nessuno’ i cui valori rappresentano ‘tutti’. 

Ad ascoltare l’artista una platea di 800 ragazzi, con la voglia di interagire, di cogliere l’opportunità di un ruolo attivo, di partecipazione. Mtv Italia, infatti, fornirà loro solo gli strumenti tecnici necessari per avere voce, attraverso l’utilizzo degli istituti di democrazia diretta previsti dalla Costituzione. Tramite, dunque, non protagonista

Obiettivo, presentare una proposta di legge che sia dei ragazzi. Per questo il prossimo passo sarà la scelta delle tre università che, con il supporto di un professore di diritto costituzionale, scriveranno le proposte di legge su progetti redatti da studenti e ricercatori universitari, supportati dai rispettivi docenti. 

Infatti, pur nell’unicità del tema, vi saranno diverse proposte, tutte subordinate al giudizio degli utenti del sito di Mtv Italia, arrivando alla segnalazione di quella da portare alla firma popolare, indicando anche le modifiche necessarie. Ed è a questo punto che rientrano in scena gli atenei di riferimento per l’elaborazione definitiva del testo. Così, a partire dalla primavera 2009 e per al massimo sei mesi, ci sarà la vera e propria raccolta di firme, organizzata con attività on the ground nei capoluoghi d’Italia e durante gli eventi di Mtv previsti nel periodo.

Basteranno 50mila firme per la successiva presentazione al Parlamento, con Mtv ad occuparsene in prima persona, così come spetterà sempre all’emittente seguirne l’iter parlamentare.





 

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