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Alfredo Zini, Fipe. La ristorazione deve appartenere al turismo
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Cucina d’autore, per gola e per turismo

27/01/2009

La quinta edizione di Identità Golose, congresso italiano della cucina d’autore al via il primo febbraio, inaugura la sua nuova sede, trasferendosi da Palazzo Mezzanotte al Milano Convention Centre di via Gattamelata. Tre i temi fulcro: verdure, vent’anni e vita. Come a youmark racconta Paolo Marchi, giornalista e ideatore del congresso, nell’obiettivo di illuminare i percorsi di cucina, pasticceria e gelateria d’avanguardia. Perché nutrirsi è una cosa, ma cultura della cucina è un’altra. Tanto che Alfredo Zini, consigliere delegato Fipe, intervenuto ieri a Milano alla conferenza stampa di presentazione della nuova edizione, non perde l’occasione per sottolineare l’importanza di comprendere nel turismo il comparto della ristorazione. Non a caso, quest’anno, Identità Golose inaugura il suo primo ‘fuori’. 

Per allargare la portata dell’evento anche a chi non è un addetto ai lavori. Perché la buona cucina, la sperimentazione, la ricerca, la qualità, devono fare breccia su tutti. Così sono numerosi i ristoranti che hanno aderito all’idea di ‘democratizzare’ la loro offerta con un menù creato ad hoc per il pubblico del ‘fuori congresso’, a un prezzo che si aggira intorno ai 60 euro. 

All’insegna dell’equazione che si deve instaurare tra ristorazione e turismo. Concretizzata nella scelta della regione Marche come ospite di questo Convegno 2009, denunciando come a fronte della ricchezza di questa terra, il cui modello produttivo è stato più volte anche internazionalmente citato quale esempio da imitare, non corrisponda un altrettanto forte credo della voglia di investire in infrastrutture, dimostrata dall’assenza ancor oggi di un albergo a cinque stelle nella zona. Nazione ospite di quest’anno, invece, sarà la Francia. 

Tanti i giovani emergenti, tra cui Enrico Bartolini e Francesco Sposito, che sfileranno accanto ai  migliori nomi del momento. Da Carlo Cracco a Davide Oldani, da Moreno Cedroni a Paolo Lopriore, per citare alcuni degli italiani. Con grande attesa per lo spagnolo Ferran Adrià, cuoco di culto che da sempre divide critica e appassionati.

 

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