G2-Promotions: la creatività è un’opinione. La professionalità, altro
23/01/2009
Per dire che, dovendo scegliere, nell’ottica della comunicazione integrata è preferibile avere il resto. Per la creatività c’è sempre tempo. A sostenerlo sono Stefano Giordana e Maurizio Suzzi, rispettivamente chief operating officer e chief executive officer G2-Promotiotions Italia, in occasione, ieri a Milano, della presentazione alla stampa della neonata società, frutto della fusione tra Promotions Italia, da decenni operante nel settore delle promozioni a tutto tondo, G2, realtà internazionale del direct marketing, e Grey Interactive, specializzata nel digitale. L’obiettivo è chiaro, conquistare quel 65% del mercato della comunicazione che non è advertising classico. Dalle promozioni al digitale, dal direct marketing agli eventi, dal punto vendita allo shopper marketing, proponendosi come chi sa anche garantire unità strategica al percorso.
Chiariamo il punto di partenza. Viene immediato interrogarsi sul cambiamento in atto. Con le grandi agenzie di advertising che si integrano per fornire un servizio completo e quelle che appartenevano al below classicamente inteso a fare altrettanto. Perché, inutile ripeterlo, consumatore, comunicazione e media sono cambiati. E oggi a contare è il risultato, non tanto lo spartiacque che dichiarava chi stava sopra e chi sotto la famigerata ‘linea’.
Così la competizione si fa più agguerrita. Tutti si confrontano su tutto, con le aziende a chiedere che qualcuno sia in grado di gestire nuovamente le proprie strategie, come succedeva quando la semplicità di una realtà media tradizionale consentiva all’advertising di giocare la parte del leone.
Il paradosso è che oggi la cosa più facile da reperire è la creatività. Vi sono strutture che nascono ad hoc per garantire ai grandi gruppi l’accesso alla più spinta, così come community online che ne democratizzano il talento, permettendo anche al più sconosciuto di vincere la gara indetta dal brand cool del momento.
Più difficile, invece, identificare una mente strategica capace di intercettare la ‘zona grigia’ creata dalla rivoluzione in atto, garantendo la pianificazione di tutti quei media ‘call to action’ per il proprio pubblico. Dalle promozioni agli eventi, dal direct marketing al territorio, ai luoghi di acquisto. Con lo shopper marketing a superare la sfera dell’operatività per appropriarsi della strategia, forte della scientificità del dato, grazie a ricerche in atto, che verranno da G2-Promotions Italia presentate il prossimo marzo.
Insomma, advertising classico a parte (e non è detto che nel futuro anche in tal senso ci si possa pensare) G2-Promotions Italia punta all’integrazione di campagne digitali, direct marketing, retail adv, eventi, promozioni, below the line, perché la relazione tra brand e consumatore sia attivata al fine dell’azione, utilizzando tutti i media di volta in volta necessari per riuscirci.
Presidente della nuova agenzia è Diego Masi, coadiuvato, oltre che da Maurizio Suzzi, chief executive officer, e Stefano Giordana, chief operating officer, da Massimo Manenti, chief business officer, e Barbara Sammarco, direct & digital director, e con l’apporto creativo di Alessandro Sironi e Massimo Decursu. Circa 80 gli addetti, tra account, creativi e produzione, dislocati nelle sedi di Milano e Roma.
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