‘Malpensa, Italia’: l’imparzialità non esiste. Se non nella quantità
22/01/2009
E’ questo l’assioma che non fa ‘sentire in colpa’ il direttore di Raidue Antonio Marano per la produzione di trasmissioni come’ Anno Zero’ e, da domani alle 23.40, ‘Malpensa, Italia’. Come dire, per restare libero lascio liberi. Garantendo equità grazie alla quantità di schierati in causa. Tanto che la new entry non fa segreto delle sue posizioni. Come dimostra la conduzione a Gianluigi Paragone, vicedirettore di 'Libero', che al microfono di youmark ribadisce la scelta di essere se stesso. Perché il vero problema è chi si nasconde.
Così, le sette puntate programmate per ‘Malpensa, Italia’ si apriranno sempre con un editoriale del vicedirettore, in cui gli intenti saranno più che chiari, lasciando al proseguo il compito di sviscerarli. Dall’intervista al check-in, che vedrà protagonista della prima puntata il ministro dell’economia Giulio Tremonti, al confronto in studio (600 mq allestiti a Malpensa terminal 1 dalla scenografia di Dario Cavalletti), con inchieste e altri interventi che, in prima puntata impegneranno Massimo Dalema, Diego della Valle, Oscar Giannino, Paolo Galimberti, Giuseppe Perrucchetti, vice presidente Whirpool, sul tema ‘tengo famiglia’. Pensando a quella di una politica che costa troppo, del sindacato che non riforma, degli imprenditori che scappano all’estero, degli italiani, sempre più in difficoltà. Dei giovani che non vedono nell’artigianato una risorsa, un possibile sbocco. Avendo in scaletta l’intervista al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, per il rilancio delle principali evidenze.
Riuscendo Paragone già ad anticipare pure il titolo promesso alla seconda puntata, che andrà ad ‘attaccare la croce’, parlando di Islam, ma anche del modo della politica di occuparsi di questioni come l’eutanasia.
‘Malpensa, Italia’, soprattutto, vuole essere la voce del nord, che ha peculiarità diverse e vuole risposte diverse, con l’aeroporto milanese a incarnare non tanto il simbolo della crisi, quanto un’opportunità di rinascita. Una trasmissione all’insegna della sperimentazione (come sempre non vengono pronosticati dati di audience attesi, si sa solo che il tutto si risolverà nel mese e mezzo delle 7 puntate, per poi lasciare spazio al debutto della Bignardi), volendo spettacolarizzare la politica e trattare in modo diverso l’informazione, intrattenendo, divertendo. Uno sforzo creativo per trovare equilibrio tra il linguaggio della notizia e quello televisivo. Non a caso, la regia è affidata a Celeste Laudisio. La sua esperienza nell’intrattenimento si traduce in una regia sporca e mossa, che si estenderà a tutto, anche alle stesse inchieste.
Ricordando che 'Malpensa, Italia' nasce sulle ceneri di quella che fu 'Milano, Italia', in onda su Raitre, con la conduzione di Gad Lerner, prima, e Gianni Riotta - Enrico Deaglio poi.
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