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Sergio Canello/Forza 10: tutto sull’efficacia, ma per la Gd non basta

17/11/2008

Questa è la storia. C’è un’azienda italiana che nasce nel 1996. Negli ultimi sei anni ha fatto il salto di qualità, conquistando con il suo brand Forza 10 un posto di prim’ordine nella concorrenza qualitativa. Seppur in un mercato saturo, fatto al 70% da tre multinazionali. Puntando sull’efficacia nella cura delle intolleranze alimentari, così da generare passaparola. Obiettivo garantito dal controllo di tutta la filiera. Tanto che oggi il biologico rappresenta il suo futuro, con la necessità di sfruttare al 100% la capacità produttiva acquisita. E in questo potrebbe fare la differenza la grande distribuzione. Ma ne fa paura il costo. Inserendo in esso anche un’idonea strategia di comunicazione. Sergio Canello, presidente Sanypet, al microfono di youmark. 

Ha tutta l’aria di una sfida strategica. Perché chiunque abbia un cane o un gatto conoscerà Forza 10. Una linea nata per la cura delle intolleranze alimentari, ma dimostratasi efficace in termini di salute a tutto tondo. Avendo scoperto che la principale causa del disturbo è l’allevamento intensivo, con la necessità di impiegare medicinali per impedire epidemie, lasciandone però traccia negli alimenti che ne derivano. Non a caso la Sanypet ha investito non poco per farsi tutto da sé. Controllando al 100% la filiera e puntando al biologico come plus del prossimo futuro. 

Il problema è che, nonostante il successo ottenuto con il passaparola tra i proprietari di animali agendo su una distribuzione selettiva di 2.400 pet shop e sulla rete di informatori presso i veterinari, ancora non si è raggiunto lo sfruttamento del 100% della capacità produttiva. Il canale della Gd potrebbe fare la differenza. Ma l’investimento è troppo ingente, trattandosi di un impegno anche in comunicazione, per competere con i big. 

Oggi la Sanypet fattura 15 milioni di euro. Chiuderà il 2008 a +14% sul 2007. In comunicazione, specie merchandising sul punto vendita, spende 700.000 euro.

 

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