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La nuova campagna istituzionale dell'agenzia
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Scotto di Carlo-Gasbarro/ Publicis: in due per essere in prima linea

13/10/2008

Volutamente coppia. La prima della storia Publicis, almeno quella ‘moderna’. E non poteva essere altrimenti. Perché è prova di volontà di cambiamento e soprattutto perché Luca Scotto di Carlo e Vincenzo Gasbarro, i due nuovi executive creative director Milan Office Publicis, vogliono essere coinvolti in prima linea su tutto. Mantenendo un rapporto personale con ogni cliente , così come con la filiera dell’idea. Perché più si è a metterci le mani, più è facile che il processo si sfilacci. Mirando a una creatività capace di dire il vero, con eleganza, stile, ironia. 

E' finita l’era dello stile. Ma anche di una pubblicità ‘patinata’, in cui la gente non si riconosce più. Ricordando che il fine ultimo delle campagne è l’efficacia, il far vendere, e assecondando la voglia delle aziende di un contatto diretto con i creativi. Che devono saper sorprendere, per convincere. Non azioni spot, ma metodo, a 360°. Proponendo non campagne, ma mondi. Aderendo alla logica integrata, purché non la si confonda con la tecnologia. I nuovi media, infatti, non sono solo il web, ma l’insieme di tutte le occasioni di contatto tra brand e consumatore. Così come il virale non è un video che va su internet, ma qualcosa che da solo riesce a propagarsi, a girare.

Alla base di tutto, duque, c’è l’idea. Spesso difficile da riassumere in un’ora di presentazione. Diventano indispensabili 'prese d’appoggio' che diano corpo ai concetti. Anche per questo vincente è la capacità di gestire in prima persona il processo.

Senza dimenticare la questione costi. Pensando soprattutto alla tv, dove non basta più uno spot per tutti i canali. La targettizzazione, infatti, consente di mirare più precisamente l’obiettivo, ma è necessario produrre film diversi a seconda del pubblico.

 

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