Arabelli-Bianchi/ Beiersdorf: prossimo passo corporate ed e-commerce
10/10/2008
Partiamo da quest’ultimo, che è quanto ha lasciato intendere Laura Arabelli, direttore marketing Beiersdorf Italia, al microfono di youmark. Perché la distribuzione è nota dolens nelle strategie del brand, a cui temporary e pop up store hanno permesso di mostrarsi in tutte le duecento referenze. Valendo il brand l’80% del business Beiersdorf. Che dal 2009 inizierà a farsi sentire. Perché in un momento come quello attuale è importante ‘uscire dall’effimero’ facendosi ricordare dal consumatore per valori. In Italia l’obiettivo è nelle mani di Luisa Bianchi, director human resources - legal/corporate affairs, che promette concretezza, pensando soprattutto al sociale.
Avendo scelto allo scopo Aida Partners Ogilvy PR. Mentre a fianco di Nivea creativamente c’è sempre Draftfcb, al lavoro per i prossimi film, incentrati sui nuovi lanci della linea for Men. Escludendo lo spot tutto italiano che a novembre andrà a parlare della sponsorizzazione del Milan, affidato alla struttura dell’emittente pianificata, lasciando pensare a Sky. Uno spot poco tradizionale, che gioca sulle attività promozionali inerenti alla sponsorizzazione, dialogando esclusivamene con gli appassionati di calcio, raggiungendo questo sport il 75% di penetrazione sul target.
Che diventa rilevante nelle strategie di marca. Valendo oggi il 14%, ma puntando al 20% nei prossimi tre anni. Tanto che a lui sono stati dedicati un nuovo packaging, un nuovo logo e nuovi prodotti, per aiutarlo nella scelta allo scaffale. Non più Nivea for Men, ma Nivea Men, allargando dal 2009 la gamma a uno shampoo per lavaggi frequenti, al deodorante ‘Silver protect’, antibatterico agli ioni dell’argento, alla crema viso per un risveglio espresso, all’autoabbronzante che non macchia. Senza più pensare a metrosexual e ubersexual, a favore dell’attualissimo ‘retrosexual’ che, in estrema sintesi, torna a voler essere un vero uomo.
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