Alex Brunori/Mrm Worldwide: perché qui sta il futuro
01/09/2008
Ecco l’estrema sintesi dei motivi della scelta di Alex Brunori, da pochissimo a capo della creatività Mrm Worldwide, tradendo per essa l’advertising tradizionale. Soprattutto perché è lento, non riuscendo più a sostenere il passo dei tempi. Che parlano di un consumatore protagonista e indipendente dai canali. Per un futuro analogico tutto in mano alle persone. Come lo stesso Brunori racconta a youmark.
Ed è fiero di rappresentare il primo caso di un così evidente cambio di rotta. Sempre che di cambio si possa parlare, visto come il personale interesse per le avanguardie e le novità abbia costantemente contraddistinto il crescere della sua formazione. Che ora si concretizza e prosegue in una realtà come Mrm Worldwide. Plasmata in modo da essere distante da qualsiasi modello già esistente, pure internazionale, volendo incarnare l’agenzia che verrà.
Quella che per certi versi aborre pure il logoro termine di integrato, così come i 360° usati per indicare la comunicazione più contemporanea. Dimenticando che in realtà ancora non esiste, perlomeno in Italia.
E Brunori concorda con Marco Cremona, neo direttore creativo esecutivo McCann Erickson Italia, quando sottolinea come il nostro Paese ancora non sia stato in grado di produrre case history integrate di eccellenza. Ma va ancora oltre quando mette in discussione l’integrazione a tutti i costi. Non è detto che ogni campagna debba esserlo, perché i canali vanno scelti, in base alle persone e ai messaggi.
Non a caso la sua venuta ha connotati strategici, travasando all’interno di questa nuova realtà la cultura above the line, così da fonderla al sapere dei diversi reparti, in nome della capacità diffusa di produrre un pensiero secondo forme innovative.
Sapendo che il futuro è delle persone, ed è analogico. La rivoluzione digitale, infatti, ha ridato a tutti la padronanza delle proprie scelte, liberandoci dall’influenza di messaggi subiti. La comunicazione, insomma deve valorizzare tanta proattività. E’ finita l’era di quella che cade dall’alto declinandosi su diversi mezzi. Oggi ci vuole orizzontalità.
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