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Un marketing vicino allo scaffale


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Preve/Riso Gallo: meno ai ‘fornelli’ più business

08/07/2008

Dieci milioni di euro il budget in comunicazione 2008. Tutto incentrato su tv e stampa con internet a muovere i primi tentativi, oltre all’interattività del sito già online, ovviamente. Per una campagna che dall’Italia si esporta nel mondo, lasciando a ogni paese il compito della traduzione nel linguaggio dei rispettivi consumatori. Così il famoso Gallo Chicco e il suo ‘Chicchiricchi’ non sono passati solo dal bianco e nero al 3D, ma parlano pure cinese, festeggiando i loro primi quarant'anni di storia. Come a youmark raccontano Mario e Carlo Preve, rispettivamente presidente e direttore marketing e commerciale Riso Gallo. 

Intanto il merito. Alla torinese Gruppo G di Carlo Gaspardone per avere creato un claim immortale agli inizi degli anni ’70. E alla Armando Testa, 35 anni dopo, per continuare a reinventarlo in una campagna, ancora on air, che mischia cartoni animati, 3D e scene di live action, risolvendo pure l’obiettivo di spiegare il prodotto. 

Perché per quest’azienda resta sempre lui il protagonista. Soprattutto oggi, con gli scaffali a bramare innovazione e il tempo speso in cucina che si accorcia a soli venti minuti medi, contro le due ore di ieri. 

E non è il solo a diminuire. Il Carosello, infatti, con quella sua forma di intrattenimento avulso dal contesto, che tanto assomiglia alle tendenze più contemporanee della comunicazione da premio, non ha più permesso repliche, schiacciato dagli alti costi della tv, che chiede immediatezza, dovendo dire tutto in una manciata di secondi. 

Nonostante il caro vita, con il prezzo del riso che non rimane estraneo agli aumenti delle materie prime, Riso Gallo difende la sua posizione di leader in Italia,e in molti altri dei 62 paesi in cui esporta nel mondo, investendo nei lanci a valore aggiunto. Perché se è vero che il tempo è denaro, non si guarda al portafoglio quando in gioco c’è un servizio che lo fa risparmiare. 

Pure in Cina, a cui la Gallo ha insegnato l’arte del risotto. Suo forte anche in Italia, tanto che quelli superveloci nessuno li sa ancora imitare. E da vantaggio competitivo stimato difendibile per un arco di tre anni, ne sono passati dodici. Aspettando che le novità arrivino anche per i piatti precotti a base di pasta di riso, ramo in cui si è diretta la recente diversificazione.


 

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