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Cellemme/ Maxxium: il futuro è cocktail

16/06/2008

Ed è dentro la bottiglia. Perché è da qui che muoverà la prossima comunicazione Absolut nel mondo. Connettendosi al consumatore attraverso la qualità del prodotto, non il suo packaging, ormai icona. Con l’Italia che ancora poco conta, ma che ci crede. Come dimostra l’investimento, anche nel nostro paese, nello spot su Sky, seppur in onda con alcune settimane di ritardo rispetto al mondo. Youmark ne parla con Sara Cellemme, brand manager Maxxium.

Che precisa come, per l’above, non abbiamo nessuna possibilità di scelta, dovendo semplicemente adattare quanto deciso dall’internazionale. Tra l’altro per la prima volta. Visto che Absolut la tv l’aveva sempre rifiutata. 

E stupisce vedere che uno dei marchi più ‘in’ della comunicazione unconventional si sia alla fine piegato al volere del piccolo schermo per parlare alle masse. Seppur con la punta di snobismo che traduce la scelta del satellitare e del suo pubblico. 

Perché i numeri per certi mercati sono tutto. E, dagli Usa, cui compete il 60% del business, all’Europa, la vodka svedese è su questo che punta. Andando a parlare di qualità. Anche attraverso internet, con il direct, il guerrilla. Potendo qui entrare in gioco le singole volontà locali. 

Spesso l’espediente è il lancio di nuovi flavour. Come avvenuto con gli ultimi nati, Pears e Ruby Red, che portano a otto le alternative di scelta offerte al nostro consumatore. Contraddistinte sempre dal plus di una vodka pura, a 40°. 

Con i gusti mandarin e citron a convincere di più, vestendo meglio le opportunità di abbinamento in cocktail. Che è una delle leve Absolut per entrare nelle abitudini del fuori casa, presidiando locali e bar. Come a youmark racconta Andrea Bearbower, manager training The Absolut Spirit Company, dietro il bancone del T35 a Milano, in occasione del recente lancio dei nuovi flavour. Con qualche dritta su quelli di maggior tendenza.

 

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