Ricchiuti-Rovetta/ Agency.com: non solo info, ma business
06/06/2008
Di www.plasmon.it colpiscono due cose. Che il progetto con cui Agency.com vinse la gara non è quello oggi online e che si è partiti dal web per coinvolgere TBWA/Italia in un’opportunità di retail marketing. Ed il perché è presto detto. La rete, infatti, non va acquistata quale pacchetto offerto da uno specialista, ma ragionata assieme, agenzia e azienda, entrando nella realizzazione. Considerando internet un media fulcro, non semplice corollario. Come a youmark spiegano Franco Ricchiuti e Nicola Rovetta, rispettivamente amministratore delegato e direttore creativo.
Ovviamente riconoscendo il valore di questo lavoro. Articolato in tre differenti parti: la realizzazione del sito, la produzione televisiva, le infrastrutture tecnologiche. Puntando sull’emozionalità del video per colpire il target da subito, in modo rilevante e consistente, creando fedeltà. Perché il tempo a disposizione non è molto, essendo ristretto ai primi due anni di crescita dei figli.
Demandando al sito il compito di dialogare in nome della marca. Interagendo con un pubblico che a sorpresa è molto presente in rete. Il 35% delle mamme oggi è digitale. Con le famiglie digitali con figli a consumare questo media il doppio di quelle senza, soprattutto interessandosi all’area salute e benessere dei più piccini.
Temi che, non a caso, sono indicati da Google come considerevoli nella massa delle ricerche giornaliere. Dimostrando perfettamente la pertinenza tra obiettivi e mezzo pensata per Plasmon.
Coerenza che fa leva anche su una strategia di digital marketing a supporto. Con tre leve a portare accessi qualificati verso il sito. In dettaglio, social marketing, search marketing e display advertising, content providing. Perchè Plasmon non produce solo prodotti, ma anche contenuti, qualificati. Che sono da capitalizzare, diffondendoli in rete, oltre al proprio sito.
Infine una quarta leva. Quella che chiude il cerchio, portando gli utenti fuori dal sito, verso il business. Perché, non va dimenticato, l’obiettivo di internet non è solo informare, ma vendere.
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