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Teens, la recessione è discrezionale

16/05/2008

Negli Usa, infatti, è certo che spendano meno. Non altrettanto unanime, però, è l’affermazione quando l’ottica si spinge alle singole categorie. Dalla moda alla casa, dall’elettronica ai ristoranti. Con differenze anche tra maschi e femmine. Resta, invece, quasi del tutto invariata la classifica dei brand più amati. Con l’unica eccezione che tra i ristoranti per la prima volta appare Dunkin’s Donuts. Ce lo dice la quindicesima edizione di 'Taking Stock With Teens', a firma Piper Jaffrai, indagando sul comportamenti d’acquisto di 700 studenti raggiunti nelle scuole di undici città, cui si aggiungono i 4.500 intercettati online. 

Non sorprende che a impiegare la maggior parte del budget disponibile, per la precisione il 41%, sia la moda. Pur sentendo comunque ‘la crisi’, che si traduce in una flessione del 20% del denaro lì speso, contro il 15% rilevato globalmente nei maschi e l’11% delle femmine. Tra i brand preferiti, imbattibile è Hollister, seguito da West Coast Brands (Pacific Sunwear, Volcom, Quicksilver, Zumiez), American Eagle, Abercrombie & Ficht.

Riguardo alle altre categorie di spesa, poi, il beauty interessa maggiormente le ragazze, che  incrementano il loro shopping. Per la casa, invece, il brand più amato è Ikea, seguito da Pottery Barn/Pb Teen.

L’elettronica costa il 10% del budget ai ragazzi, contro il 4% delle ragazze. A trainare la spesa i videogame, che nei maschi dal 9% dello scorso anno passano oggi al 13%. Nei digital media, il possesso dell’Mp3 per l’83% dei ragazzi non preclude l’acquisto anche dell’iPod. Con iTunes a dominare la scena, grazie all’81% di market share, diminuendo la percentuale di chi ammette di scaricare musica illegalmente, dal 64 al 61%. Infine l’iPhone, oggi posseduto solo dal 6% dei teen, seppur il 9% confessi di volerlo acquistare nei prossimi sei mesi. 

Infine caffè e ristoranti, per i quali nel 45% dei casi si ammette di spendere di più dell’anno precedente. Al top delle preferenze c’è Starbucks. Per la prima volta, invece, fa presenza Dunkin’s Donuts. Ancora, Chipotle e McDonald's, Olive Garden e Applebee's

E i genitori? Anche dal loro punto di vista la recessione si fa sentire. Ne è testimone la diminuzione della spesa in abbigliamento. Che per i figli passa dai 1.487 dollari annui a 883. Per loro da 1.219 a 952.

 

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