Piccolo/Universal McCann: gare e advisor, tavolo in AssoComunicazione
08/04/2008
Non tanto per scongiurare pericoli, quanto per dipanare ogni dubbio. Così che siano chiare le regole del gioco. Specie in relazione al potere degli advisor nei confronti delle agenzie. Ma senza mettere in dubbio la loro professionalità. Così Gianfranco Piccolo, presidente e amministratore delegato Universal McCann, spiega a youmark la sua posizione sul tema che ha di recente alimentato le polemiche del settore. In quanto ai suoi primi dodici mesi in Universal, poi, sinteticamente li definisce un soddisfacente inizio.
Intanto perché è stato realizzato l’obiettivo di posizionamento. Definendo un percorso, attraverso nuove reputation e awareness. Sotto il segno di un’attività intensa, che ha visto l’agenzia partecipare a quasi tutte le principali gare e, seppur non vincendole, essendone sempre protagonista. Forte della capacità nel contempo dimostrata nel soddisfare e attrarre i clienti.
Importanti le acquisizioni che hanno caratterizzato questo 2007, da Saffilo a Mitsubishi, così come il lavoro svolto nella costruzione e ricostruzione del rapporto con i già clienti, Microsoft, Mastercard, Xbox, Jeck Daniel’s. Ma a mostrare i risultati della semina sono soprattutto le new entry di questi primi mesi del nuovo anno, Edison e Upim, entrambi brand che, per differenti motivi e in differenti settori, hanno deciso di investire nel loro rilancio.
Sposando l’idea della morte del media a favore del canale. Che è poi cavallo di battaglia del Piccolo pensiero. In una visione che non segna rivoluzionari confini, quanto piuttosto evoluzioni, verso la conquista di un ruolo consulenziale a tutto tondo, in cui il centro media si trova a discutere anche di punto vendita ed eventi. Otre la superata definizione di vecchi, ma anche di nuovi media.
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