Comboni/ Now!PR: date valore alla reputazione
14/02/2008
Tra tutte, quella di cui di meno si parla è la comunicazione finanziaria. Forse perché all’apparenza sembra semplicemente dover rispondere a stretti dettami normativi, lasciando poco alle decisioni strategiche delle aziende. Ma a ragionarci, i numerosi scandali degli ultimi tempi suggeriscono che così poco non basta. Parole d’ordine reputazione e trasparenza. Come a youmark racconta Daniele Comboni, amministratore delegato NOW!PR. Senza dimenticare le altre anime del suo business.
Sicuramente una sfida. Così appare la comunicazione finanziaria ai nostri giorni. Perché, oltre la normativa, sono molteplici i fattori rilevanti per accompagnare la quotazione di un’azienda, così come per sostenerne poi il corso.
In primo luogo la reputazione. Concetto che inevitabilmente si connette alla fiducia che si riuscirà ad ottenere. Non solo nei confronti degli investitori, ma degli stakeholder, come sono chiamati tutti i portatori di interesse con cui l’impresa quotidianamente si relaziona.
Perché l’obiettivo è la trasparenza. Che passa anche attraverso i numeri, dunque attraverso la capacità dell’azienda di creare valore, di generare margini nel lungo. In comunicazione significa abilità nel trasmettere cosa c’è dietro, nel dare ‘parola’ ai dati, convincendo il pubblico a crederci.
L’azione, infatti, altro non è che il valore attuale dei cash flow futuri. Non solo gioco di domanda e offerta, quanto risultato di reputazione e considerazione. Ecco perché bisogna comunicare a tutti i pubblici di riferimento. Da un lato agli investitori istituzionali. Dall’altro alla stampa, per la diffusione.
Ma il finanziario non è il solo amore di NOW!PR. Che punta a diversificare solo con la tranquillità di professionalità forti a sostenere le differenti specializzazioni. Non a caso, il recente approccio al mondo ‘travel’ è avvenuto grazie all’ingresso di Claudia Sartori, professionista esperta nel settore.
Ma anche le altre anime puntano su know how ad hoc. Così la tecnologica, con informatica e telecomunicazioni a farne il cuore, poggiano sull’esperienza dello stesso Comboni e dunque forti di trent'anni di comunicazione, a tutti i livelli, dalla pubblicità alle rp. Mentre per l’health care la valenza è istituzionale-sociale.
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