Sei in: Youmark > Rubriche > Ricerche
Il Report 'Minori e cellulari'
rss

Cellulare e minori, un rapporto che sfugge

17/12/2007

I minori utilizzano il cellulare quotidianamente e la metà di loro per più di un’ora al giorno. E non solo per rassicurare i genitori. Soprattutto per comunicare con gli amici. Ma anche per fare video e foto da mandare in rete. Tanto che web e telefonino sono per loro interconnessi, come dimostra il 30% che dichiara di usare internet proprio per scaricare file da mettere sul cellulare. Che i genitori oggi acquistano addirittura per i quattro anni dei figli, seppur la media indichi i 10-11. Lo dice l’indagine 'minori e telefonia mobile' realizzata e presentata dal Centro Studi Minori e Media, lo scorso venerdì a Firenze.

In pochissimi non hanno il cellulare. Stiamo parlando degli alunni delle nostre scuole, cui la ricerca ‘minori e telefonia mobile’ è stata dedicata. Con focus in quelli delle medie inferiori, dove si è concentrato il 45.6% delle interviste, toccando però anche elementari (17,7%) e medie superiori (24,3% biennio e 12,4% triennio). Il che significa che 8 su 10 ne hanno uno proprio. Ma c’è anche chi (20%) ne ha addirittura due o tre. Questo device è entrato prepotentemente nella loro vita quotidiana. Al punto che il 50% dichiara di usarlo più di un’ora al giorno, in media per circa quattro telefonate e cinque sms, con le ragazze a messaggiare di più.

Il 70% di loro, poi, conosce YouTube e ha guardato lì video girati a scuola, con il cellulare. Il che è assolutamente pertinente, perché tra i due media per le nuove generazioni la connessione è totale. Dal web, infatti, si ottengono file da mettere sul cellulare e con il telefonino si fanno foto e video da scaricare in internet.

Ed è una delle funzioni per cui il telefonino è ormai indispensabile, accanto al grande tema delle relazioni. Per fare nuove amicizie (32% dei maschi e 25% delle ragazze), ma soprattutto per consolidare quelle esistenti (oltre il 50% di entrambi).

Diverso da quanto pensano i genitori, convinti sia uno strumento per controllare i propri figli a distanza e comunicare con loro in qualsiasi momento. Non sono, tra l'altro, nemmeno così informati sui ‘pericoli’ del cellulare. Tanto che solo il 43% ha bloccato i servizi a sovrapprezzo e quelli a sfondo sessuale. Come specificato da Isabella Poli, direttore scientifico del Centro Studi Minori e Media, comunque, il problema è che non tutti conoscono e rispettano le regole vigenti. Non a caso, dovrebbero essere gli stessi operatori telefonici a prevede la possibilità dell’accesso a questi servizi solo su richiesta dei genitori. Ma normalmente succede il contrario, il telefonino nuovo ha già questi servizi attivi, richiedendo al genitore di inibirli.

In tema di regole, interessante osservare cosa succede a scuola. Sbeffeggiando la normativa, il 40% degli alunni tiene il cellulare acceso, e la percentuale sale notevolmente al crescere dell’età, tanto che, nel triennio delle scuole superiori, è l’80% del campione a ‘fregarsene’.

Infine, uno sguardo al business. Si stima che il prezzo medio pagato per il cellulare del figlio sia pari a 172 euro. Ma a rendere ancora più allettante il target è la spesa mensile per le ricariche. Se un quarto del campione costa tra i 20 e i 50 euro, guardando al solo biennio superiore il 20% supera i 50. Incredibile, poi, che vi siano anche bambini delle elementari (9%), che raggiungono una simile cifra. Ma, dopotutto, il primo cellulare, oggi, si regala anche a quattro anni.



 

guarda tutte le Ricerche


Giorno Settimana Mese