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Osservatorio Findomestic 05-012
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Osservatorio Findomestic, mai così male il grado di fiducia degli Italiani

02/05/2012

Gli italiani per i prossimi mesi vedono nero. L'Osservatorio mensile di Findomestic sui consumi dei beni durevoli fotografa ad aprile l'ennesimo peggioramento della fiducia. Il livello toccato nel marzo scorso (3.4 punti), il più basso registrato dall'inizio delle rilevazioni, è stato battuto da quello di aprile: 3.1 punti, in una scala che va da 1 a 10 e ha in 7 la soglia positiva minima. Nordest e nordovest guidano la classifica del pessimismo, centro, sud e isole, invece, presentano un sentimento leggermente migliore. Un italiano su due, in particole, si dice insoddisfatto della sua situazione personale, mentre non più dell'11% del campione si dichiara soddisfatto della propria condizione reddituale, economica e lavorativa.

La reazione a questo clima di sfiducia si concretizza in parte in un aumento secco di quanti si dicono intenzionati, di qui ad un anno, ad aumentare la quota dei propri risparmi. Ad aprile la loro quota è salita al 14%, dato che non si toccava dal marzo del 2010, contro il 10% rilevato a marzo. A preoccupare gli italiani è soprattutto l'impatto che avrà sugli stipendi l'aumento delle tasse, che in parte già si è fatto sentire sulle ultime buste paga. L'approfondimento condotto dall'Osservatorio di questo mese, infatti, lascia spazio a pochi dubbi: il 91% degli intervistati ha affermato che di aver già ridotto o di voler ridurre i consumi.

La rinuncia, nel 47% dei casi dovrebbe rivelarsi temporanea, con gli acquisti destinati ad essere semplicemente rinviati nel tempo. Per un altro 25%, la rinuncia si trasformerà in un acquisto inferiore sia qualitativamente che quantitativamente rispetto ad oggi. Il 12%, invece, afferma che rinuncerà in via definitiva all'acquisto, con un picco che sale al 15% a nordest. Più nello specifico, è l'aumento dell'addizionale Irpef la ragione principale che spingerà nove Italiani su dieci a tirare la cinghia. Tempo libero, elettronica e acquisti per la casa saranno le voci di spesa che subiranno per prime la ventata di austerity. Acquisti per i figli, spese per l'auto e per gli elettrodomestici dovrebbe venire tenuti al riparo dai tagli che le famiglie sono intenzionate ad effettuare.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici
Sale per il quarto mese consecutivo, dal 15.3 al 16.1%, la quota degli intervistati che prevedono di acquistare un elettrodomestico bruno nei prossimi tre mesi. In calo le previsioni per gli elettrodomestici bianchi, solo il 13.4% del campione è intenzionato all’acquisto e per quelli piccoli (21.7%). Gli importi di spesa preventivati segnano invece una crescita in tutti i comparti: per gli elettrodomestici i bianchi si ipotizza un esborso di 923 euro (contro gli 856 euro dell’ultima rilevazione), per i bruni di 886 euro (rispetto agli 843 euro del mese precedente) e per i piccoli di 197 euro (193 euro).

Elettronica di consumo
Scende dall’11 all’8% la quota degli intervistati che prevedono di acquistare un tablet nei prossimi tre mesi. Meno marcata la flessione, dal 18 al 17%, registrata della telefonia, pc e accessori. Il 12% degli intervistati ha dichiarato di voler acquistare una fotocamera o una videocamera, il 17% acquisterà un pc. Il mese precedente erano rispettivamente il 13% e il 18%. A fronte di un calo nel numero degli intervistati che prevedono di effettuare un acquisto, sale per tutti i prodotti la previsione di spesa. Gli incrementi maggiori si registrano per tablet (dai 449 euro della scorsa rilevazione a 471 euro) e telefonia (da 267 a 279 euro).

Auto e moto
Dopo i deboli segnali di miglioramento registrati nei primi due mesi dell’anno, tornano a scendere le previsioni d’acquisto di auto, nuove e usate, e moto. Il 7.3% degli intervistati prevede di comprare un’auto nuova nei prossimi tre mesi, il 5.4% opterà per una vettura usata. Il mese scorso erano rispettivamente il 9.2% e il 7.3%. In calo anche il mercato dei veicoli a due ruote, che vede le previsioni d’acquisto scendere dal 5.9% al 4.7%. Aumenta di circa 700 euro la spesa media prevista per l’acquisto di una vettura nuova (a 18571 euro), in calo la spesa per l’acquisto di auto usate (a 7103 euro), stabile quella per moto e motocicli (3598 euro).

Casa e arredamento
Le rivalutazioni catastali, l’Imu e le addizionali locali sono sempre più vicine e sembrano aver già iniziato a condizionare negativamente i progetti degli italiani in merito alla casa. Cala, infatti, la quota degli intervistati che prevedono di acquistare una casa nei prossimi tre mesi (4.1%) o di ristrutturare l’attuale abitazione (7.5%). Lo scorso mese erano rispettivamente il 5.5% e il 9.3%. Sostanzialmente stabile il comparto mobili: il 14.3% degli intervistati è interessato all’acquisto di questi beni, per una spesa media prevista di 3229 euro.

Tempo libero
Il fatto che gli intervistati abbiano messo questa categoria in testa alla classifica dei tagli previsti fa pensare dunque a tagli di tipo quantitativo o qualitativo. Si rileva infatti stabile al 34% la quota di quanti sono pronti, nei prossimi tre mesi, a partire per una vacanza. Immutata anche la percentuale di quanti prevedono di acquistare attrezzature o abbigliamento sportivo (al 19%) e degli interessati ai prodotti per il fai-da-te (23%).

 

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