Evviva la radio. Non merita solo 500 milioni. Un 2012 che giocando coi numeri farà pianificare
18/04/2012
Avendo non a caso usato la parola gioco, nel senso che i dati offerti dalla ricerca RadioMonitor firmata Eurisko hanno utilizzato la tridimensionalità di ‘PlayNumbers’ (applicazione ideata da Paolo Casti che ha di recente esordito in un appuntamento Clear Channel Italy Outdoor, proponendo un inedito match tra le informazioni primitive di AudiOutdoor e quelle di sinottica) per rappresentare la connessione tra variabili, indispensabile nell’affrontare e capire la complessità contemporanea. Che quando ha per oggetto la radio evidenzia un carattere tutt’altro che scontato. Sicuramente mezzo di massa con i suoi 44 milioni di ascoltatori nei 7 giorni. Ma soprattutto, un media che a ognuno risponde su misura, lasciando liberi e predisponendo, ma mai indisponendo. Insomma, un compagno capace di fare ambiente, divertire, informare, formare, aggiornare, creare community.
Discriminando il target anche a seconda del device. Con il fuori casa (lì ascoltano la radio il 50,7% delle persone) a vincere, soprattutto grazie all’autoradio, che batte radio, tv, cellulare e internet (in rete, ad esempio, troviamo i giovani evoluti). Così come gioca la sua parte l’orario. Seppur la radio viene ascoltata tutto il giorno, infatti, la tipologia di persone e le finalità cambiano a seconda delle fasce orarie .
Augurandosi che, anche in forza all’esistenza di nuovi dati condivisi (a RadioMonitor hanno aderito tutte le emittenti nazionali - si stanno ufficializzando anche le entrate di Rai, Radio24 e 101 - e circa 270 locali) a garantire dal buco informativo lasciato dalla liquidazione di Audiradio, l'anno in corso possa essere più soddisfacente sotto il profilo della raccolta pubblicitaria.
Insomma, c’è chi è pronto a scommettere che un media così non meriti gli appena 500 milioni di investimento che spunta, potendo finalmente pretendere oltre (secondo Nielsen gennaio 2012 ha chiuso a meno 4,3% rispetto al medesimo mese del 2011, complessivamente in calo del 7,8% sul 2010).
Ieri, a Milano, in occasione del seminario GfK Eurisko dedicato alla radio e agli scenari sottesi, al microfono di youmark Remo Lucchi, ad.
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