Laura Mayr/ Pernod Ricard: raffinati senza sforzo
11/12/2007
Inquadriamo l'argomento. Stiamo parlando di champagne, dunque di lusso nell’alimentare. Il che fa la differenza. Perché molto si gioca sull’immagine di marca, ma non solo. Altrettanto determinanti sono, infatti, la qualità intrinseca del prodotto e l’esclusività. Youmark incontra Laura Mayr, communication e pr manager Pernod Ricard Italia per lo Champagne G.H. Mumm. Maison che, forte dei suoi 180 anni, si festeggia con una mostra fotografica, una nuova campagna, uno ‘storico’ cuvè e con l’obiettivo di raddoppiare la propria quota di mercato.
Il pretesto per iniziare la chiacchierata è la nuova definizione contemporanea di ‘lusso democratico’, che bene sembra risolversi negli estremi dell’offerta Mumm. Da un lato il Cordon Rouge, dall’altro l’atteso Cuvè R. Lalou, tornato quest’anno quale emblema di 180 anni di storia da ricordare, segmentando un pubblico elitario, di intenditori.
Grande distribuzione ed elite, come possono andare d’accordo due mondi così diversi?
“Perché parliamo di lusso, ma lo facciamo nell’alimentare. Siamo la terza marca, in Italia e nel mondo, con una quota nel nostro paese pari al 9%, in un contesto in cui il 70% del mercato è fatto da appena cinque marche. Il lavoro sul brand, dunque, è basilare. Prodotti come il Cuvè incarnano e comunicano tutti i nostri valori, ben sintetizzati nella vocazione ‘solo il meglio’. Perché a trainare è soprattutto il segmento del fuori casa, locali, ristoranti, hotel, trasmettendo nel consumatore una consapevolezza della marca che contamina anche gli acquisti presso la grande distribuzione, per il consumo casalingo, sicuramente più stagionali dei precedenti, che al contrario si decontestualizzano diventando piacere quotidiano”.
Che ruolo gioca la comunicazione?
“Basilare. Puntiamo su progetti declinabili a 360°. Iniziative che partono da un’idea creativa per raccontare e far vivere l’essenza della nostra marca, per entrare in contatto e dialogare con il consumatore. Che non è ostentazione o glamour a tutti i costi, quanto piuttosto il raffinato senza sforzo, l’essere contro l’apparire”.
Ad esempio?
“Ad esempio l’evento per i nostri 180 anni, inaugurato proprio ieri a Milano, ossia una mostra fotografica degli studenti dell’Accademia di fotografia John Kaverdash incentrata sul tema del momento che precede lo stappo e una Tasting Lounge in Via della Spiga e in Via Borgognona a Roma. Ma anche la campagna adv, pianificata da dicembre sulle principali testate consumer e accompagnata da un’affissione speciale di 45x20 mt. in largo Augusto a Milano. La creatività, a firma Studio GB 65 di New York, è realizzata dal fotografo Michelangelo Di Battista ed è studiata per comunicare la nostra partnership con Dsquared2, che ha visto la realizzazione di una champagnerie all’interno del primo flagship store di Via Verri a Milano, inaugurato lo scorso 27 settembre”.
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