Sei in: Youmark > Rubriche > Trend
rss

41° Censis, l’astuzia di massa

11/12/2007

Certamente di cose da dire sulla 41a edizione del rapporto Censis, presentato lo scorso venerdì a Roma, ce ne sarebbero molte. Articolando i ragionamenti per argomenti e temi, alla ricerca di uno spaccato quanto mai vero dell’Italia contemporanea. Di qui la scelta di lasciare a ognuno la facoltà di approfondirne le singole specificità, offrendo, invece, una veloce chiave di lettura del tutto. 

Un racconto d’insieme, degli elementi più salienti, così come emersi ieri a Milano, dove Giuseppe De Rita e Giuseppe Roma, rispettivamente presidente e direttore generale Censis, hanno discusso la situazione con Pietro Modiano, direttore generale Intesa Sanpaolo, e Andrea Guerra, amministratore delegato Luxottica. Dei due, tra l’altro, youmark vi propone i rispettivi video commenti.

Il fatto è che nessuno si è accorto del boom. O almeno, sono stati troppo pochi a percepirlo, al punto da appellarlo ‘silenzioso’. Il che sta nella definizione della dicotomia contemporanea. Per cui l’Italia o è mucillagine o minoranza attiva. Spiegando anche perché, nonostante nel biennio 2006-2008 la crescita toccherà il 2%, ‘l’umore’ del paese è sempre più nero.

C’è stato un cambiamento di paradigma. Se l’economia italiana ha saputo trasformarsi in sistema di galassie, grazie a un’evoluzione partita dal basso in ragione a leve competitive, non altrettanto riesce a fare il contesto socio politico. Ancorato al mito della centralità, stenta a valorizzare i nuovi sistemi policentrici, che rifuggono le verticalizzazioni, abbandonando l’idea di un diffuso consenso, orgogliosi di non essere più massa.

Generalizzazioni e semplificazioni oggi segnano il passo, sottolineando la spaccatura tra minoranze di avanguardia che si agganciano ai processi di internazionalizzazione e la maggioranza che non ce la fa. Ma la parte che tira non riesce a fertilizzare la cultura collettiva. E le cause sono molteplici. In primo luogo tornano alla ribalta le differenze territoriali, il divario tra nord e sud. Non solo in senso economico, ma anche culturale.

In secondo, i diversi fattori strutturali, con la necessità di un reddito adeguato a farsi foriero di stili di vita differenzianti. Dunque il bisogno che in famiglia ci si dia da fare in due, mentre nel confronto internazionale all’Italia spetta appena il ventisettesimo posto per partecipazione delle donne al lavoro. Senza parlare del ruolo di una scuola che appare alquanto insoddisfacente, così come del non sempre efficace ‘sfruttamento’ delle nostre università, che meriterebbero una selezionata cernita delle migliori su cui investire.

Ma cosa deve succedere perché il boom smetta di essere silenzioso, perché le minoranze attive riescano a fare breccia nel tessuto sociale trainando l’intero sistema paese? Deve innescarsi un processo di massa. Può apparire contraddittorio rispetto all’esigenza di individualizzazione, ma non è così, perché ci si riferisce a una massa disposta a farsi contaminare da minoranze leader. Solo la sua scesa in campo potrà dare respiro al paese. Il che si traduce nell’urgenza dell’atteso aumento dei salari, tale da fertilizzare i consumi. Se così non sarà, non sono molte le speranze.

Assistiamo, infatti, a un fenomeno nuovo, a un’inedita ‘astuzia di massa’. La famiglia italiana non si innamora più del consumo in quanto espressione di sé. Contemporaneamente, non ci sono offerte nuove che riescano a riaccendere il suo entusiasmo. Le ultime sono state telefonino e pc, ma è un trend già finito. Così si spende per la prima casa, che diventa anche forma di investimento, per gli acquisti di beni durevoli si ricorre al credito al consumo, per quelli quotidiani al discount. 

Quello che eventualmente avanza viene destinato ai propri sfizi, ristoranti, viaggi, alle stravaganze.Viene a cadere la spinta a modificare con l’acquisto la propria autoreferenziazione. Al suo posto, forte è il controllo mantenuto sui propri consumi, in un livellamento verso il medio-basso, che riduce ulteriormente la capacità delle minoranze attive di diffondere desideri.


 

guarda tutti i Trend


Giorno Settimana Mese