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Euro RSCG Worldwide indaga sul rapporto che abbiamo con la salute e cosa chiediamo ai brand

27/02/2012

In questi ultimi decenni il rapporto tra gli esseri umani e la loro salute si è evoluto. Allo stesso tempo, i progressi della medicina e l’incremento dell’aspettativa di vita portano a percepire la morte non tanto come un destino da accettare, quanto come un fallimento della gestione della malattia. Nel caso di molte delle malattie più comuni, lo stile di vita che adottiamo ha lo stesso peso dell’eredità o del caso. E questo cambia come le persone considerano, prevengono e curano i disturbi fisici. 

Nel 2011, Euro RSCG Worldwide ha intrapreso uno studio globale sulle nuove realtà nel campo della salute e del benessere. Lavorando alla ricerca di mercato con il partner Probe International, sono stati intervistati 7.213 adulti in 19 paesi in tutto il mondo, rappresentanti una popolazione complessiva di 3,6 miliardi di euro.

Lo studi ha scoperto un cambiamento negli atteggiamenti verso la salute ad opera dei consumatori più proattivi e influenti (i prosumer). Questo cambiamento ha implicazioni sia per per i brand del settore sanitario che per i marchi di altre categorie merceologiche. Oggi i consumatori sono molto più informati e attivamente impegnati nella tutela della loro salute rispetto ai consumatori del passato. Sono alla ricerca di brand che siano partner nel difendere il loro benessere e che offrano loro non solo prodotti e strumenti efficaci e convenienti, ma anche stimoli che li spingano ogni giorno a tenere uno stile di vita più sano. 

I punti chiave dello studio includono:
- Elevato senso di controllo: la maggior parte del campione globale (56 per cento) e due terzi dei prosumer credono di avere in parte o molto controllo sulla malattia in generale. In specifico, è stato scoperto che almeno la metà del campione ritiene di poter controllare, almeno in parte, l’aumento di peso, le malattie sessualmente trasmissibili, lo sviluppo del diabete, la depressione o le malattie cardiache. 

- Una nuova nozione di responsabilità: la percezione della capacità di controllare molte malattie porta a un maggiore senso di responsabilità. Questo è aggravato dal crescente peso finanziario della sanità sugli individui, la comunità e i governi. Poiché i costi sanitari continuano ad aumentare, il benessere non è più giudicato esclusivamente come una questione personale, ma anche come una preoccupazione comune. Di conseguenza, i comportamenti che mettono a rischio la salute sono sempre più puniti. Nel mese di ottobre, la Danimarca ha introdotto la cosiddetta 'tassa sul grasso' su alcuni alimenti che contengono più di 2,3 per cento di grassi saturi, e i dipendenti governativi di almeno due stati americani (Alabama e North Carolina) sono obbligati a pagare premi assicurativi più elevati, nel caso in cui rifiutino di sottoporsi ad un controllo sanitario. Quattro intervistati su dieci nel nostro studio hanno convenuto che i datori di lavoro non dovrebbero essere tenuti a fornire copertura sanitaria ai dipendenti che fumano. Cresce la convinzione che le persone che volontariamente trascurano la loro salute debbano pagare per le conseguenze finanziarie del loro comportamento. 

- Intensificazione dell’attenzione alla salute del cervello: i consumatori stanno mostrando un crescente interesse nella cura, negli esercizi e nell’alimentazione che tutelano la salute del loro cervello, anche perché l'antica idea di una correlazione tra mente e corpo sta vivendo una nuova vita. Più di sei intervistati su dieci ritengono che "i pensieri possono aiutare a guarire una persona." Dato forse ancora più sorprendente, quattro intervistati su dieci ritengono che "la maggior parte delle malattie siano psicosomatiche", in altre parole, che sia tutto nelle nostre teste.

Gli intervistati hanno chiarito che lo stile di vita moderno non ha aiutato la salute del nostro cervello. Quando è stato chiesto di valutare quali fattori fossero buoni e quali cattivi per il nostro cervello, gli intervistati hanno identificato come pericolosi un certo numero di elementi che caratterizzano la vita dei nostri giorni. Sono stati segnalati come più pericolosi (in ordine): droghe, tabacco, inquinamento dell'aria e dell'acqua, lavoro stressante, alcool, ansia e dieta poco nutritiva. Sono considerati di gran beneficio per la salute del cervello l’esercizio, il dormire, l'amore, una dieta sana, leggere libri, socializzare, il sesso. Elementi che sono passati in secondo piano nella nuova era delle comunicazioni digitali e frenetiche. 

La dieta diventa un'arma fondamentale nella lotta per una vita più lunga. Il cibo è sempre stato un fattore importante per mantenere la nostra salute, ma ora viene considerato come uno degli elementi più importanti, grazie alla nascita dei cosiddetti supercibi. Più di tre quarti di prosumer (76 per cento) e il 63 per cento degli intervistati hanno detto che sono molto più consapevoli oggi del valore nutrizionale/salute dei cibi che mangiano rispetto a prima. Inoltre, il 78 per cento dei prosumer e il 66 per cento degli intervistati crede che "il cibo sia efficace come medicina nel mantenimento della salute." C'è un aspetto negativo, però: solo il 37 per cento del campione globale crede che l'industria alimentare fornisca loro cibi sani. E sette su dieci esprimono preoccupazioni sulla sicurezza alimentare. Quindi ci sono ancora molti margini di miglioramento, compresi quello di più stretti controlli di qualità e una maggiore trasparenza. 

Lo studio Salute e Benessere è stato prodotto da Euro RSCG Worldwide e realizzato come sondaggio online da Market Probe International durante l'estate 2011. I 7.213 intervistati sono persone maggiorenni che vivono in 19 diversi mercati del mondo: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, India, Irlanda, Messico, Paesi Bassi , Polonia, Sud Africa, Regno Unito, e Stati Uniti.

 

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