Groupalia ha poco più di 1 anno. Accetta le critiche, ma guarda a un futuro da costruire imparando
16/02/2012
L’avrete lette. Non poche le sollecitazioni che dalla rete arrivano rendendosi alla portata di tutti, negative (e quando mai qualcuno lì scrive per i complimenti?) Diverse le motivazioni. I rimborsi, le offerte non all’altezza delle aspettative, la difficoltà ad ottenere quanto pagato e via dicendo. Unica la risposta. Si tratta di un mercato giovane. Per questa azienda di social shopping con sconto (il modello di business è la percentuale dal 20 al 40% chiesta ai partner), poi, del primo anno e mezzo di vita italiana. Un business cresciuto troppo e troppo in fretta (100 dipendenti con età media 35 anni, 70 assunti l’anno scorso e previsione di nuove entrate anche nel 2012). Con un potenziale ancora notevole, valendo la torta complessiva 300 milioni di euro.
E Groupalia ne ha già all’attivo 40, fatturati nel 2011 (in utile), guardando a una chiusura 2012 a 100 (oggi è secondo player, dopo Groupon che detiene il 50%). Credendo che la triangolazione win win sia l’unica strategia percorribile. Dunque azienda, partner e clienti finali a trovare nel sodalizio vantaggio. Il che significa ‘educare’ tutti all’utilizzo più idoneo. Dal lato del business, nuova linfa arriva dalle branchie prodotti e viaggi, accompagnando il tutto con l’implementazione di un servizio advisory a tutela della qualità delle proposte (specie nei servizi).
In quanto a comunicazione, se per i partner si tratta di poter usufruire di uno strumento di marketing a costo zero, Groupalia per farsi conoscere, così come per diffondere azioni tattiche, un budget annuo lo destina eccome. E’ tra l’altro on air la nuova campagna (sempre a firma Big Ideas, l’agenzia scelta per pregressa conoscenza personale. Le media relation sono curate da Business Press). con investimento per i primi due flight pari a 300.000 euro. Che si aggiungono ai 4-5 milioni usualmente spesi in internet. Anche se potrebbe essere che il media mix del futuro cambi anch’esso velocemente, volendo intercettare nuovi target e, in ogni caso, continuando a credere fortemente sul locale.
Al microfono di youmark Andrea Gualtieri, country manager Groupalia Italia.
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