Elezioni AssoComunicazione/Il programma di Jane Reeve
28/11/2011
Venerdì 28 ottobre è scaduto il termine per la presentazione in AssoComunicazione delle candidature relative alle cariche sociali per il quadriennio 2012/ 2015 in vista delle votazioni fissate per il prossimo 30 novembre. Pubblichiamo qui di seguito il programma di Jane Reeve candidata delega Internazionale.
"Come la recente crisi economica sta dimostrando sia in Europa che altrove, il destino di ogni singola nazione è - nel bene e nel male - influenzato e strettamente interdipendente da quello di tutte le altre. Questo concetto - a prescindere dalle singole e specifiche discipline di comunicazione nelle quali ognuno di noi è impegnato - deve far riflettere tutti noi su quanto sia sempre più importante e rilevante, nel global village che ci circonda, essere consapevoli della loro evoluzione e del loro stato dell’arte in una prospettiva internazionale.
Ecco perché credo fermamente che anche l’industria italiana della comunicazione - in tutte le sue specificità - debba essere sempre più coinvolta nelle conversazioni di settore che avvengono a livello europeo. Questo è fondamentale per mantenerci aggiornati sull’evoluzione delle regolamentazioni legislative che influenzano la gestione quotidiana del nostro business, e che possono avere implicazioni in medio e lungo tempo sul ruolo che il nostro paese potrà avere in un business che sta cambiando molto rapidamente e nel quale non possiamo permetterci di essere lasciati indietro. Rischio questo, che stiamo correndo sia a causa di una più debole spinta in innovazione tecnologica, sia a causa del ritardo nella diffusione della banda larga in questo paese: due elementi che potrebbero portare all’esasperazione un digital divide che rischia di inibire e limitare la nostra capacità di competere a pari livello con gli altri paesi europei.
Sappiamo tutti che in futuro la relazione con i consumatori sarà sempre più fondata sulla nostra capacità di segmentare e profilare il target in maniera sempre più precisa e dinamica, di creare e 'nutrire' conversazioni ed un dialogo continuativo con i consumatori e di sfruttare al massimo le tecnologie digitali disponibili. In questo, la nostra industria deve essere in prima fila nello sviluppo e nell’innovazione per riconquistare una leadership che nell’ultima decade si è sempre più indebolita. Senza dimenticare che il contesto di business che ci circonda ci sta spingendo a ripensare il modo in cui lavoriamo: il modo nel quale allochiamo e gestiamo le risorse, il modo in cui investiamo in innovazione.
Un maggiore dialogo continuativo con altri mercati è fondamentale per mantenerci all’avanguardia in tutti questi aspetti, mantenerci al livello degli agli altri attori europei, evitare di essere superati da paesi più evoluti ed assicurarci un costante benchmark di riferimento per valutare il nostro livello di sviluppo e competitività.
In occasione di una recente conversazione a Milano con il Direttore Generale di Eaca, Dominic Lyle, ci sono state suggerite una serie di attività a livello europeo nelle quali propongo che l’Italia sia coinvolta attivamente:
1.European Advertising Certificate
Un modulo formativo online finalizzato al miglioramento continuo degli standard professionali dell’industria europea della comunicazione, che coprirà tutti gli aspetti della comunicazione di Marca: gestione del cliente, brief, sviluppo creativo, media e nuovi canali e touchpoints, implementazione della creatività. Il modulo sarà offerto gratuitamente con un costo di €220 per il sostegno dell’esame finale ed il ricevimento della relativa certificazione e sarà aperto a tutti coloro che hanno maturato un esperienza minima di tre anni nell’industria della comunicazione.
2. WFA/EACA Guidelines
Un “white paper” promosso e sviluppato dalla European Association of Communication Agencies (Eaca) e dalla World Federation of Advertizers (Wfa), nel quale vengono suggerite le linee guida per una ottimale relazione cliente-agenzia e le pratiche di eccellenza nell’ambito della conduzione delle gare. Il white paper potrà essere utilizzato come punto di riferimento anche per le nostre considerazioni in merito a questa materia che continua ad essere un punto di discussione interna al nostro reparto.
3.SOS Europe
Il nuovo presidente di Eaca, Moray MacLennan, si è impegnato nei prossimi due anni a riqualificare l’Europa in quanto area geografica che negli ultimi anni si è trovata ad essere relegata a 'fanalino di coda' in termini di futura crescita economica potenziale (diversamente da Asia, Sud America, Usa e Africa che sono considerate una futura opportunità). In quanto rappresentante e portavoce della nostra categoria, ha inoltre proposto di sviluppare una strategia di comunicazione europea capace di ridare sicurezza e fiducia a tutti i professionisti ed alle organizzazioni che rappresentano l’industria della comunicazione in Europa. Per questo ha chiesto la partecipazione e l’impegno di tutti i singoli membri dell’Eaca, ed io ho suggerito che questa iniziativa sia doverosamente inserita come parte integrante della nostra agenda italiana".
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