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Elezioni AssoComunicazione/Il programma di Eugenio Bona

22/11/2011

Venerdì 28 ottobre è scaduto il termine per la presentazione in AssoComunicazione delle candidature relative alle cariche sociali per il quadriennio 2012/ 2015 in vista delle votazioni fissate per il prossimo 30 novembre. Pubblichiamo qui di seguito il programma di Eugenio Bona come presidente della Consulta Media.

"Premessa:
Il mondo della Comunicazione sta evolvendo ad una velocità impressionante, grazie all’utilizzo sempre maggiore delle nuove tecnologie da parte di un numero sempre più grande di persone.
Questo crea nuove possibilità per le imprese di raggiungere nuovi consumatori, o di interessare i target consueti in modi diversi.
Parallelamente i consumatori diventano man mano più “esigenti”, nel senso che si creano dei propri palinsesti di esposizione ai mezzi in modo più consapevole, discriminando non solo per mezzo ma anche per contenuti.
Il rapporto mezzo-contenuto diventa molto più stretto e selettivo.
Tenendo presente questo scenario, credo che le cose da promuovere, come presidente della Consulta Media per i prossimi anni, siano le seguenti:

1) Ridare il giusto valore al nostro mestiere:
Il lavoro dei Centri Media sta diventando più difficile, complicato, ma anche più importante. Vero è che proprio la complicazione sempre maggiore offre la possibilità di differenziarsi dagli altri in funzione della propria bravura professionale.
Se qualcuno ancora pochi anni fa, partendo dal presupposto di uno scenario sostanzialmente immutato, poteva pensare al servizio mezzi come una sorta di commodity, in cui l’unica cosa importante era il prezzo spuntato nelle trattative, oggi il panorama è notevolmente cambiato.
Per studiare la strategia giusta nell’affollatissimo e frammentato mondo dei media di oggi, in cui la diversificazione e la specializzazione hanno invaso tutte le categorie, non solo internet, ma la stessa televisione, la radio, l’affissione e la stampa, occorre mettere insieme risorse e talenti molto più importanti ed evoluti in termini di know-how, fantasia, cultura e passione per la ricerca.

Tutto ciò inevitabilmente ha un costo, che dobbiamo spiegare ai Clienti Italiani che sono abituati, salvo poche eccezioni, a pagare il nostro servizio in maniera insufficiente. Questo è compito ed interesse del singolo Centro Media nei confronti dei propri Clienti.
Ma, ad un livello più istituzionale, dev’essere, a parer mio, un obbiettivo da perseguire anche dalla Consulta Media di Assocomunicazione.
Da un doppio punto di vista:
- nei confronti sicuramente di chi rappresenta i Clienti dal punto di vista istituzionale, cioè l’UPA;
- verso l’interno degli Associati, che a volte si fanno prendere dalla tentazione di svendere il servizio pur di conquistare un cliente.

2) Rivendicare un ruolo importante nel Sistema della misurazione degli ascolti e delle letture dei media.
Stiamo attraversando un periodo di confusione. Il destino incerto dell’Audiradio, le polemiche sull’Audipress e sui dati di rilevazione di Internet, difformi tra Audipress e Audiweb, l’esistenza di altre Ricerche, quali l’Eurisko Media Monitor, dai contorni interessanti, ma non ben definiti, richiedono forse un momento di riflessione generalizzato tra Concessionarie, Utenti e Centri Media.

Oltretutto, in un momento di crisi come questo, sarebbe assolutamente utile una collaborazione più stretta fra le Forze che utilizzano i dati e chi li paga.
Gli operatori del mercato hanno assolutamente bisogno dei dati; non possiamo correre il rischio che un mezzo resti per un lungo periodo senza dati, il che si ritorcerebbe drammaticamente contro di esso.
Noi siamo quelli che hanno le competenze ed il tempo per rendere fruttuosi i dati, trasformandoli in decisioni operative. Clienti e Concessionarie devono tenerne conto, nel loro interesse!

Spendere meglio e possibilmente in misura inferiore: questo è il contributo che la Consulta Media di Assocomunicazione dovrebbe cercare di fornire ragionando insieme agli altri attori della Comunicazione Pubblicitaria italiana!

3) Collaborazione con le Authorities.
Dobbiamo adoperarci per rendere più intelligibile il nostro mondo alla Pubblica Amministrazione, in particolare alle Authorities, che mi sembra, soprattutto in questi ultimi tempi, stiano cercando di capirne l’entità ed il funzionamento.
Un conto è effettuare studi ed indagini conoscitive intervistando le varie strutture interessate, altro è instaurare un rapporto istituzionale continuativo con la struttura ufficiale di Assocomunicazione, che essendo costituita da persone che svolgono il mestiere di consulente in quell’area tutti i beati giorni dell’anno, sono in grado di fornire una consulenza molto utile.

4) Supporto ai giovani.
Malgrado la crisi, il nostro è un comparto in grado di dare lavoro ai giovani di primo impiego, specie nel settore del digitale, che si sta sviluppando comunque e continuerà a farlo anche se la crisi non finirà prima di qualche anno.
Invece di strapparsi le persone l’un l’altro, sarebbe molto meno costoso e più produttivo per se stessi e per il mercato in genere, prendere neo laureati dalle Università, offrir loro stage ed avviare i migliori ad una carriera molto più divertente che in altri settori.

Per ottenere questo, occorre non solo provvedere ad un’attività di formazione, ma anche provocare una richiesta da parte dei giovani attraverso l’enfatizzazione del nostro tipo di lavoro, che è sicuramente molto moderno ed a strettissimo contatto con le nuove tecnologie.
Dobbiamo creare o ricreare l’entusiasmo di 'fare il media'.
Sono pronto a rimboccarmi le maniche e a lavorare per questo".

 

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