Make a Change premia anche il secondo. Nell’isola di Diesel il cazzeggio, fuori tanto sociale

Volendo tirare in ballo il decadimento dei costumi che ha di recente contagiato la Land of the Stupid & Home of the Brave piattaforma di comunicazione firmata Santo per Diesel (al microfono di youmark Renzo Rosso, fondatore Diesel e presidente della holding OTB - che controlla aziende quali Maison Martin Margiela, Viktor & Rolf, Staff International - spiega perché non sceglie agenzie italiane: "Perché non vincono nella competizione creativa mondiale, ma non è essere prevenuti a priori, è che vogliamo l’idea migliore”.) così da ironicamente contrapporlo al fine nobile del movimento Make a Change (con cui Only the Brave Foundation che fa capo a Rosso collabora), nato due anni fa per volontà di un gruppo di manager, imprenditori, finanziari, professionisti (ascolta in proposito il discorso con cui Andrea Rapaccini, MBS Consulting, ha accompagnato la premiazione) uniti nell’etica sociale e nel desiderio di cambiare realmente la società con un nuovo modello d’impresa (non a caso la neonata Make a Cube, ossia l’incubatore che aiuta i sociali a realizzarsi, ha aderito al modello internazionale di impresa low profit, inserendo nello statuto l’obiettivo prioritario di generazione di valore sociale sotto il vincolo della sostenibilità economica e la garanzia di una remunerazione equa a dipendenti e azionisti, grazie a un tetto nella distribuzione degli utili e nel differenziale fra le retribuzioni). 

Che significa anche supportare e far emergere le migliori idee di imprenditoria sociale. Così, dei 46 progetti iscritti, sono stati tre i finalisti a contendersi, ieri sera a Milano presso la sede Diesel, i 30.000 euro messi in palio da Make a Change con il concorso ‘Il più bel lavoro del mondo’, giunto alla sua seconda edizione (guarda i tre video che li raccontano) . 

La giuria, presieduta dal padrone di casa Renzo Rosso e composta da Nerio Alessandri (Techogym), Daniela Bollino 
(Key2people, nonché cofondatore Make a Change), Riccardo Donadon (H-Farm), Carlo Feltrinelli (Feltrinelli) e Laura Ferro (Gentium), ha alla fine decretato due vincitori (guarda il video della premiazione).

Al progetto ‘Eye assistant’ il primo premio di 30.000 euro, riservando però anche a ‘Yag’ il riconoscimento del secondo posto valso 15.000 euro. Ovviamente grandi complimenti anche al terzo in lizza, ‘Birrificio sociale’.

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