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e-Commerce, in Italia +20%. 9 milioni i web shopper. Mobile commerce a +210%

10/11/2011

Si confermano le previsioni di metà anno per il mercato italiano dell’e-commerce b2c, formulate dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano, giunto alla sua 10aedizione. La ricerca ha misurato il valore delle vendite, intese come valore complessivo dei beni transati, analizzando i fatturati dei principali operatori italiani, sentiti tramite interviste dirette, i fatturati degli operatori minori, raccolti sulla base di survey. 

Secondo i dati presentati oggi a Milano, il 2011 ha fatto registrare una nuova accelerazione dell’eCommerce italiano che supera quota 8 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto al 2010. Crescono infatti le vendite sia di prodotti che di servizi, le prime (24%) a un ritmo superiore rispetto alle seconde (18%), nonostante i servizi pesino ancora per i due terzi del settore (5.383 miliardi di euro contro 2.758). In un clima di crescita collettiva, aumenta e si arricchisce l’offerta sia in termini di prezzo che di gamma. Triplica (+210%) il valore del mobile Commerce, superando nel 2011circa quota 80 milioni di euro, pari all’1% delle vendite online. 

Due gli elementi alla base dell’aumento delle vendite eCommerce b2c nel nostro Paese. Il primo consiste nei progressi strutturali del canale e degli operatori già presenti, il secondo è riconducibile ai nuovi fenomeni che stanno caratterizzando il 2011. Di questi, secondo Alessandro Perego, responsabile scientifico Osservatorio b2c Netcomm-Politecnico di Milano, i più significativi sono il boom dei siti che vendono coupon, Groupon in primis ma anche Glamoo, Groupalia, LetsBonus, Jumpin, Poinx, Prezzo Felice e l’ingresso di nuovi player, Amazon su tutti, ma anche altri della grande distribuzione

Mercato italiano - Export
Nonostante la differenza in valore assoluto con gli altri mercati europei sia ancora rilevante - il mercato italiano è un sesto di quello inglese (oltre 51 miliardi di euro), un quarto di quello tedesco (34 miliardi) e meno della metà di quello francese (20 miliardi) - l’eCommerce italiano rivela un buono stato di salute e cresce a ritmi quasi doppi rispetto a Uk (+10%), Francia (+12%), Germania (+10%) e USA (+11%). Benché ancora negativo, migliora il saldo della bilancia commerciale (Export - Import) dell’eCommerce italiano riducendosi, in valore assoluto, di circa 100 milioni di euro. L’Export cresce del 32% passando da poco più di 1 miliardo di euro del 2010 a quasi 1,4 nel 2011 e guadagna sull’Import che passa dai 2,2 miliardi del 2010 ai 2,5 miliardi del 2011, con un aumento del 12%. A incidere su questo risultato i buoni risultati degli esportatori nel Turismo (Alitalia, Trenitalia e Venere) e la crescita registrata dall’abbigliamento, settore che, grazie alla spiccata propensione all’Export, realizza oltre il 50% del proprio transato oltre confine. Gli acquisti dei clienti italiani su siti stranieri sono in larghissima parte costituiti dalla Biglietteria aerea, dalla prenotazione di hotel, e infine, da prodotti di informatica ed elettronica di consumo.

Crescita comparti
Crescono bene tutti i comparti merceologici e anche nel 2011 il settore con crescita maggiore è per l’appunto l’Abbigliamento (+38%). Il settore Editoria, musica e audiovisivi cresce a ritmi simili con un incremento del 35% annuo, riconducibile sia all’ingresso di Amazon sia alla crescita dei principali merchant già operanti nel settore. Il comparto Informatica ed elettronica di consumo fa registrare un tasso di crescita del 22%, doppio rispetto al 2010, frutto anche in questo caso dell’effetto Amazon e dei risultati dei retailer attivi nel settore. Il Grocery, con un tasso di crescita del 17%, viene trainato anche nel 2011 dai buoni risultati di Esselunga. I servizi sono spinti nel 2011 dalle vendite di coupon e dalle Assicurazioni (+22%) grazie alle performance dei leader di mercato. Il Turismo cresce del 13%, frutto dei risultati particolarmente positivi di alcuni operatori e di prestazioni meno brillanti di altri (come alcuni operatori della biglietteria aerea e navale). Le Ricariche telefoniche rimangono stabili, mentre il Ticketing (biglietteria per eventi) cresce di pochi punti percentuale.

Quote mercato dei comparti
Nonostante qualche variazione marginale, in termini di valore prodotto i servizi pesano ancora per i due terzi dell’eCommerce b2c in Italia. Il Turismo, da solo, vale quasi metà delle vendite (49%), seguito da Informatica ed elettronica di consumo e Abbigliamento (10%), Assicurazioni (9%), Editoria musica ed audiovisivi (3%) e Grocery (1%). Il restante 18% è costituito da tutti gli altri comparti, tra cui spiccano per importanza le Ricariche telefoniche e il Couponing (con quasi il 4% delle vendite online ciascuno), seguite dal c2c di eBay.it e, infine, dal Ticketing per eventi (pari all’1,5% dell’eCommerce b2c).

Web shopper
In collaborazione con l’Osservatorio Acquisti CartaSi, è stata effettuata un’analisi sugli acquirenti online. I Web shopper italiani, in crescita del 7% circa nel 2011, sfiorano quota 9 milioni di unità e rappresentano quasi un terzo circa degli utenti Internet. Il 60% degli acquisti viene generato dai Web shopper residenti al Nord Italia, il 25 % da quelli residenti al Centro e il 15% al Sud. La spesa annua online per acquirente passa dai 960 euro del 2010 ai 1050 euro del 2011 (+9% circa) a testimonianza di come gli acquisti online stiano diventando sempre più una consuetudine tra chi li sperimenta. In generale, acquistano per il 40% da siti di eCommerce italiani, per il 14% da siti di filiali italiane di multinazionali, per il 19% da multinazionali senza base societaria in Italia, ma comunque con un team dedicato al nostro mercato e, infine, per il 27% da siti di imprese straniere globali. E se lo scontrino medio vale 211 euro, con una riduzione del 6% circa rispetto al 2010, aumenta invece il numero delle transazioni effettuate. Entro fine 2011 verranno evasi 32 milioni di ordini, il 26% in più rispetto al 2010. La percentuale a valore delle vendite chiuse tramite pagamento con Carta di credito e PayPal continua a crescere, passando rispettivamente dal 71% del 2010 al 72% del 2011 e dal 13% al 15% per un peso totale dell’87% del valore delle vendite eCommerce b2c. 

Mobile commerce
Il valore del mobile Commerce, inteso come il valore delle vendite al consumatore finale da parte di merchant con operatività in Italia, mediante mobile site o Application per smartphone passa da 26 milioni a 81 milioni di euro, con una crescita del 210% rispetto allo scorso anno, pari all’1% delle vendite online. Nel 90% dei casi si tratta di situazioni di acquisto dove è importante cogliere al volo un’occasione, sfruttando la propria presenza online in quel preciso istante (ad esempio aste e vendite a tempo). Per le altre vendite, in cui è il cliente a decidere il momento dell’acquisto, l’utilizzo del mobile sembra ancora penalizzato per un’oggettiva inferiorità del device rispetto al pc

 

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