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Presentati a Roma i risultati del primo Osservatorio Assinform sull’Ict nella Pa, spesa a -2%

07/11/2011

Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Assinform sull’Ict nella Pa, è netto, purtroppo, il trend di riduzione della spesa pubblica nelle tecnologie digitali, nell’ordine del -2% annuo nell’ultimo quinquennio, che ha comportato minori risorse destinate alla modernizzazione della pubblica amministrazione per oltre 700mln di euro. Nonostante l’azione del Ministro dell’Innovazione, alla scarsità di fondi si aggiunge la resistenza al cambiamento, da cui deriva anche una bassa capacità, da parte della Pa, di ottimizzare i finanziamenti disponibili, tanto che almeno il 20% della spesa impegnata sull’Ict non si traduce poi in spesa effettiva.

Ancora troppo scarsa l’attenzione verso le aree di maggior impatto innovativo come i servizi digitali interattivi. A oggi solo cinque regioni consentono in buona parte i pagamenti online, mentre ancor più bassa è la percentuale di servizi online per le imprese, offerti solo dal 9% dei comuni e dal 30% delle province. Dalla difficoltà delle amministrazioni di comunicare fra loro, interconnettersi, condividere linee strategiche e modelli di governance, derivano inefficienze di sistema difficilmente quantificabili, che comunque pesano sui budget It per non meno del 5% della spesa complessiva, pari a circa 156mln di euro.

Ad alta criticità continua ad essere il rapporto con la filiera dei fornitori, con gare al massimo ribasso che portano a tariffe professionali non sostenibili, barriere d’ingresso penalizzanti per le Pmi, ritardi dei pagamenti non più accettabili, tutto ciò a fronte di un crescente ruolo dell’in-house che oggi assorbe circa 1/4 della spesa pubblica It. Da questo quadro emerge un processo di digitalizzazione della che marcia a rilento, in modo disomogeneo e frammentario, con esperienze di eccellenza che convivono accanto a situazioni di arretratezza, spesso in una stessa regione o addirittura all’interno di una stessa amministrazione.

Oggi a Roma si è tenuto il convegno di presentazione dell’iniziativa nata per superare la frammentazione delle analisi e dei dati con l’obiettivo di fornire, con cadenza annuale, un quadro aggiornato dei processi di innovazione digitale nella Pa italiana. L’incontro è stata l’occasione per la sigla di un protocollo d’intesa tra il Ministero della Pa e dell’innovazione e Assinform, a costo zero per le finanze pubbliche, con cui si avvia una collaborazione per l’attuazione del Piano e-Gov 2012, che prevede un calendario di iniziative da realizzare fino a tutto l’anno prossimo.

Il panel considerato ha riguardato in totale 654 soggetti pubblici, di cui il 100% delle amministrazioni centrali, regioni e province autonome, il 4.6% dei comuni e il 26% dei comuni oltre i 20mila abitanti, il 18% delle province, il 3.6% delle comunità montane, il 20.5% delle Asl, il 23% delle aziende ospedaliere pubbliche, l’85.7% degli assessorati regionali alla Sanità e delle agenzie regionali. L’osservatorio è promosso da Assinform e realizzato da NetConsulting e Netics con il supporto di Consip e delle aziende associate Dedagroup, Dell, Gpi, Engineering, Infocamere, Insiel Fvg, Insiel Mercato, Intel, Noemalife, Siscom, Telecom Italia, Vega.

 

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