S4C lancia Low Resolution Generation, occhio locale sulla crisi globale. E tu quanti pixel vali?
03/11/2011
L’idea è della creativa e media planner Stefania Marini, prendendo spunto dalle recenti manifestazioni giovanili di tutto il mondo. L’immagine, un volto pixelato a bassa risoluzione per rappresentare tutta quella generazione che sta scomparendo. L’obiettivo, sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni focalizzandosi sull’effetto della crisi per lavoro e salari. Senza cadere nella retorica dell’allarmismo, giocando con uno slogan in grado di comunicare la gravità di tale problematica sociale in modo ‘leggero’, ma coinvolgente. Ormai tutti conosciamo la ‘nostra’ Angelica, laureata in biotecnologie, a 800 pixel al mese. Oppure Sara, studentessa a 0 pixel. O ancora Luca, operatore sociale a 600. Ecco perché il network internazionale no profit di fotografi sociali Shoot 4 Change sta per lanciare ‘Low Resolution Generation’, una raccolta di storie e foto di chiunque abbia sul tema qualche cosa da dire. Come anticipa a youmark.
Non a caso, l’intento di evitare i toni retorici che spesso accompagnano le tematiche sociali, strizza qui l’occhio alla sensibilità degli appassionati di fotografia e media visivi, raggiungendo sia il target dei professionisti che degli amatori, che del volontariato , che dei partecipanti alle associazioni no profit, oltre a tutta la generazione interessata dal problema del lavoro. E del salario.
“C’è stato un 15 ottobre 2011 ovunque. La protesta degli Indignati si è incrociata con quella di Occupy Wall Street, con i cassintegrati, con gli studenti senza futuro, con le famiglie che non arrivano a fine mese. A Roma la polveriera è scoppiata e abbiamo assistito a scene di straordinaria follia. L’unico contributo che Shoot 4 Change - S4C può dare è una testimonianza delle diverse storie che sul tema crisi convergono” commenta Antonio Amendola, presidente di S4C, che tra l’altro sarà tra i relatori al prossimo evento Ted, in programma a Como il 5 novembre (l’ingresso è gratuito, ma già sold out le iscrizioni, avendo aperto per gli interessati rimasti esclusi la possibilità di inserirsi nella lista d’attesa. Qui il programma)
La pagina Facebook e quella Flickr di Shoot 4 Change sono le prime piattaforme che accoglieranno le fotografie e le storie che tutti possono inviare. A breve sarà disponibile anche un’apposita applicazione per smartphone, prima del lancio vero e proprio di una campagna di comunicazione integrata (a fine 2011), curata internamente daStefania Marini, virale e focalizzata su user generated contents, seppur coinvolgendo pure media broadcast, come Sky, grazie agli accordi promossi, o Repubblica, dove Shoot 4 Change dispone di uno spazio fisso all'interno della sezione 'Mondo solidale'.
Chi è Shoot 4 Change (S4C)
Si tratta di un network internazionale di fotografi professionisti e amatoriali che realizzano, a titolo gratuito per chi non può permetterselo, reportage fotografici, video, stampa o comunque creativi su eventi a sfondo, contenuto e finalità sociali. La convinzione è che (‘Change the World with a Click!’) grazie alla potenza delle immagini la fotografia possa sensibilizzare l’opinione pubblica e che (‘Shoot Local, Change Global’) non sia necessario essere fotografi di fama mondiale per essere buoni fotografi sociali. Basta raccontare con l’obiettivo le straordinarie storie di solidarietà a portata della quotidianità di ognuno. Il valore, poi, è nella connessione di tutte in rete, sfruttando il sinergico effetto virale del web.
Il network nacque nel 2009. Oggi conta più di 500 membri, tra i quali numerosi fotografi professionisti del calibro di Ed Kashi, del National Geographic USA.
I reportage sono realizzati a sostegno di cause sociali in tutto il mondo, dall' Italia agli USA, dall'America Latina ai Paesi del Medio Oriente e dell'Asia. Shoot 4 Change è al fianco di numerose associazioni e organizzazioni non profit sia per iniziative di sensibilizzazione di impatto locale sia per iniziative nazionali ed internazionali di più ampio respiro, come ad esempio la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza o le iniziative ONU contro la povertà (Stand-Up, Take Action).
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