Costa in AssoComunicazione: tutto potrà cambiare. Facciamo in modo sarà in grande
14/10/2011
O tutto o niente, verrebbe da obiettare alla notizia della candidatura di Massimo Costa a nuovo presidente AssoComunicazione. Il manager, infatti, dopo aver rivolto per anni lo sguardo oltralpe, da alcuni mesi ha cambiato rotta, tornandosi a concentrare in esclusiva sul nostro paese. E con radici più che allargate, occupando oggi diversi ruoli, tutti di peso. Presidente e ad Y&R Brands, nuovo country manager Wpp Italia, nonché la soprannominata sfida istituzionale. Da sempre certo che qualcosa si possa fare per cambiare. Soprattutto quando si tratta di un sistema importante per l’economia nazionale (l’advertising italiano chiuderà il 2011 a 8,7 miliardi di euro), ma non altrettanto capace di ‘farsi ascoltare’, così come di dettare condizioni sine qua non indispensabili alla sua stessa sopravvivenza.
Di qui la messa a punto di un programma che Costa ha già in mente (ma per ora di ufficiale c’è solo la propria candidatura attraverso una lettera indirizzata agli associati). Un decalogo che dalle gare alla remunerazione detti regole imprescindibili, cui tutti dovranno sottostare. E poi c’è il tema della rilevanza. Dei rapporti con la politica (una situazione quella italiana che, oltre a temere il rischio recessione, vive pure l’incognita dell’eventuale fine dell’era Berlusconi e delle sue conseguenze sul sistema della comunicazione) con Upa, con Confindustria. In quanto a conflitto d’interessi, invece, certo che c’è. Per Y&R e Wpp. Ma nel senso che entrambe rischiano di essere dal nuovo ruolo penalizzate.
Al microfono di youmark Massimo Costa.
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