MediciPerTutti: visite specialistiche a 26 euro. Non è sanità low cost, ma nuovo modello
30/09/2011
Un progetto firmato Centro Medico Ambrosiano (è a Milano, in via Biondi 1) in risposta all’ineluttabilità dei dati economici, che nel comparto medico (fonte Censis) parlano di 1 italiano su 5 a rinunciare alle visite specialistiche per problemi di budget. Il tutto peggiorato dalla finanziaria in corso e dal macigno di una sanità troppo cara, che va razionalizzata. E che lo Stato non è più in grado di sostenere, aprendo a proficue ipotesi di collaborazione con il privato. Non a caso, patrocinatrice dell’iniziativa è anche la Cisl (autodefinita ricca di ideali, ma scevra di ideologia), certa che in risposta alla crisi l’idea di un welfare integrativo sia l’unica da percorrere. E non solo in campo medico, pure per istruzione, università, trasporti, infanzia. Ovviamente sottolineando l’importanza dei controlli e allargandone la competenza anche alla società civile. Perché la Pa da sola non ce la può fare, ma con l’aiuto di ogni singolo cittadino sì.
Ma torniamo a MediciPerTutti. Praticamente l’offerta in struttura privata di prestazioni medico specialistiche a costi inferiori a quelli del Servizio Sanitario Nazionale. Sgombrando la mente dal dubbio di una sanità low cost. Si tratta, infatti, di un progetto di sussidiarietà, garantendo standard qualitativi e di servizio (il tempo medio di attesa per le visite è sei giorni) identici a quelli da sempre offerti dal centro, che continua a operare anche in regime full price. Insomma, una sorta di differenziazione del prezzo in base alle fasce di reddito. Per tornare a ‘far respirare’ la classe media, così importante nel ciclo dei consumi, ma che la contingenza sta per spazzare via. Con vantaggio anche per il centro medico medesimo che, prendendo a prestito una terminologia del mondo industriale, può operare in ‘piena occupazione degli impianti’ dedicando a MediciPerTutti personale medico, macchinari e ambulatori cinque mattine la settimana.
E veniamo ai costi. 26 euro il prezzo della visita per chi ha un valore Isee inferiore ai 20.000 euro, salendo a 38 per chi arriva ai 30.000 e a 50 per chi supera anche questo tetto. Per tutti, poi, esami diagnostici e analisi a valore inferiore al corrispondente ticket sanitario. Non solo, anche l’assistenza domiciliare diventa accessibile. 12,50 euro l’ora per un minimo di otto consecutive e 14 all’ora se ne servono al minimo due (per le notturne queste tariffe aumentano del 25%). Previsti, inoltre, preventivi con forfait studiati ad hoc quando le assistenze diventano continuative (per esempio, 1.400 euro al mese per badante convivente, con un giorno di riposo la settimana e due ore al giorno free).
Come al microfono di youmark spiega Carlo Bassi, presidente Centro Medico Ambrosiano.
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