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L'intervista a Flavio Arensi, curatore della mostra


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Il discorso di Mario Botta, ieri a Milano, durante la presentazione alla stampa della mostra di Mimmo Paladino a Palazzo Reale
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Mimmo Paladino in mostra a Milano. E la città combatte il sonno culturale

07/04/2011

E a simboleggiare l’impellenza del tema, il regalo che l’artista farà stabilmente al capoluogo meneghino, installando presso il Museo Archeologico uno dei suoi dormienti, esordendo l’opera il prossimo 19 aprile in occasione dell’inaugurazione dei nuovi 1.200 mq di area del museo medesimo e della sua ristrutturazione. Ma veniamo all’oggi che segna il via, durerà sino al 10 luglio, dell’attesa mostra. 50 opere, dal 1977 in poi, tra cui 30 dipinti di grandi dimensioni, sculture e installazioni. Un percorso inedito, che più che cronologico è emozionale. Il racconto di una storia in cui passato e presente dialogano danno vita alla contemporaneità. Curata da Flavio Arensi (ascoltalo al microfono di youmark), la mostra è promossa dal Comune di Milano, prodotta da Palazzo Reale, Civita e GAmm Giunti. Forte del sostegno di Kiton e del contributo di A2A, della Regione Lombardia e di Ferrarelle. 

Un apprezzato omaggio dell’artista alla città in cui visse per 30 anni. Con la riproposizione (a venti anni di distanza dall’esordio a Gibellina e a quindici dal riallestimento a Napoli) della ‘Montagna di sale’ (35 metri di diametro e 10 metri di altezza), che per la prima volta si appropria dello spazio tra il Duomo, Palazzo Reale e l’Arengario. 

Ringraziando per il sostegno Piaggio Aero (Mimmo Paladino ha trasformato in opera d’arte il P.180 Avanti II, rendendo il racconto tra passato, presente e futuro con segni ancestrali e l’impiego di più linguaggi espressivi. Il‘Cacciatore di stelle’, questo il nome dell’opera, è esposta anch’essa a Milano, al centro della Galleria Vittorio Emanuele), Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Meliorbanca, così come il supporto tecnico Gobbetto e Italkali.

 

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