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Christian Schmalzl
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E' locale il futuro della comunicazione, passa per il mobile e rilancia l'ooh

28/03/2011

Nonostante la predizione sia stata fatta anche in precedenza, stando a quanto rilevato da Christian Schmalzl, global investment director MediaCom che insieme al suo team  periodicamente analizza il  panorama dei media, delle trasformazioni in corso e delle implicazioni sulla gestione dei budget di comunicazione da parte degli investitori, il 2011 vedrà il vero trionfo del mobile. 

Lo dicono quattro indicatori:
- La predisposizione a investire sul mobile da parte delle aziende. Mai stata così alta nel Nord America secondo recenti ricerche;
- Il numero dei mobile internet users. Un miliardo a fine anno rispetto ai 900 milioni del dicembre 2010;
- L'esplosione delle app che consentono di condividere su diversi devices le informazioni; 
- Lo sviluppo della tecnologia 4G

Entro il prossimo dicembre, gli investimenti su mobile dovrebbero incrementare globalmente del 5-10% rispetto a quanto viene investito nel digital a livello mondiale. Un esempio degli sviluppi possibili sono i test che Buick, Disney, Diageo, T-Mobile eDelta Airlines stanno facendo negli Usa con Google Goggles (app mobile, per ora disponibile solo per Android. Consente di fare ricerche sul web attraverso una foto che viene scattata dalla fotocamera del telefonino. Una volta fatta la fotografia ad un monumento, un libro, un’opera d’arte, l’applicazione restituirà le informazioni sull’oggetto fotografato. Per gli inserzionisti consente di portare l'utente sul sito dell'azienda).

Oggi tutto è disponibile ovunque. La sfida, fa notarer Schmalzl, non è tanto quella di recuperare maggiori informazioni, ma di poterle filtrare per trovare cosa è veramente per noi rilevante. Ecco perché il trend contrapposto alla globalizzazione è la localizzazione, a cui stanno puntando molti nuovi servizi digital. Ed è questo il benefit che dovranno offrire in futuro i brand.

A trarne probabilmente il maggior vantaggio sarà l'out of home
. I marchi, ad esempio, potranno adattare la propria comunicazione a seconda delle caratteristiche di specifiche community e cucire addosso agli abitanti di un quartiere le proprie offerte. Il tutto traducendo il messaggio localmente anche sui media tradizionali con presidio locale.

Insomma, il tutto per dire che le strade del digital e del tradizionale non sono separate. Vecchio e nuovo devono imparare a dialogare di più per beneficiarne entrambi. Anche perché l'anno scorso, una su tre ricerche fatte tramite mobile dagli utenti riguardavano il proprio microcosmo quotidiano.

 

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