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La paura del virus terrorizza il viaggiatore

31/10/2007

Lo dice l’ultima survey di TripAdvisor, la più grande community di travelers ora parte di Expedia. Hanno risposto in 2.500 da tutto il mondo. Che sono anche contrari all’uso del cellulare a bordo.

Quali i futuri trend per l’industria del turismo? Quali le mete più gettonate per il 2008? E ancora, cosa deve migliorare per qualità e servizio? A dare una risposta ci prova ogni anno l’indagine di TripAdvisor, che anche in questa occasione ha rivelato non poche sorprese. A iniziare da quello che risulta essere il problema chiave per l’80% dei viaggiatori: la paura di contrarre germi e infezioni.

Il luogo più ‘infetto’? L’aereo (28%), seguito dai trasporti pubblici, ristoranti, hotel e aeroporti. Ma mentre gli americani si preoccupano di ammalarsi in volo, gli europei ritengono che i maggiori rischi si corrano nei luoghi di ristorazione. Ecco perché tutti, quando viaggiano, si lavano e disinfettano le mani più spesso. E, in preda, a questa sorta di fobia, i cittadini di oltre oceano preferiscono portarsi appresso disinfettanti, detersivi, ciabatte per la doccia, cuscini e asciugamani. Ben il 22% in più rispetto alla prima indagine del 2005. Per il 45% la peggiore esperienza in un albergo è stata quella di trovare una stanza sporca o lenzuola in cattive condizioni, mentre il 17% ha un pessimo ricordo di insetti e parassiti. Ovviamente, i bagni puliti rendono ‘grande’ un aeroporto.

Di buono c’è che il 26% dei navigatori si è rivelato più sensibile alle istanze ambientali. Il trend ‘verde’ si manifesta nella scelta del mezzo di trasporto per le prossime vacanze: il 22% prediligerà la bicicletta (13% nel 2006) e il 47% farà lunghe escursioni a piedi (43% nel 2006). Una buona fetta, il 78%, è contraria all’uso del cellulare a bordo. Ma il 58% si dimostra tollerante nei confronti del vicino di posto che utilizza il pc, anche per divertimento personale.

Il cambio dollaro-euro ovviamente influenzerà anche i prossimi flussi turistici fra i due continenti. Con gli europei che dichiarano l’intenzione di andare in vacanza negli Stati Uniti e gli americani (41%) spinti a fare il contrario. Su loro (60%) incombe anche la paura del terrorismo e la conseguente scelta delle destinazioni in cui andare a rilassarsi. Ma il 45% si preoccupa anche degli eventuali disastri naturali: uragani, tsunami o terremoti.

La palma del miglior aeroporto va allo Schipol International Airport di Amsterdam, seguito da quelli di Las Vegas e di Orlando. Fanalini di coda London Heathrow e Chicago O’Hare. In media ognuno si farà tre vacanze l’anno, con la spiaggia come meta più ambita (64% versus 59% del 2006). La Florida è lo stato americano più popolare fra i viaggiatori internazionali. Ma nella top ten delle World Destination 2008 al primo posto c’è Jerba, in Tunisia. Seguono Makandi Bay (Egitto), Phangnga (Thailandia), Kovalam (India), Sabaudia (Italia), Asilah (Marocco), Ko Phangan (Thailandia), La Plagne (Francia), Yangshuo (Cina) e Kotor (Montenegro).


 

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